Anno CLXXII. non fi volle muovere , finché non ebbe dato fine a quefta guerra , cheriufcì più lunga di quel che su le prime fi credeva . Anno di Cristo clxxiii. Indizione XI. di Eleuterio Papa 3. di Marco Aurelio Imperadore 13. p /. y TMarcoAurelio Severo per la feconda volta, on 01 [Tiberio Claudio Pompeiano, IL fecondo Confole , cioè Pompeiano , non è già il Genero di Marco Aurelio , ficcome colla fua confueta accuratezza offer-vò l’incomparabile Noris (a) . Non gli ho io dato il Prenome di (a)NomE-Tito , come fan gli altri, perchè in un’ Ifcrizione dal Doni , e da^o/*. Co"-me riferita ( b ) , il veggo chiamato Tiberio , con Prenome più ufi- (b) nefaur. tato della Famiglia Claudia . Le Medaglie (c) ancora di queft’ An-^y. inferí-no parlano della Vittoria Germanica , e della Germania foggiogata , ^ludìob. e nominano Germanico Augujlo 1’ Imperador Marco Aurelio -, ma in Numifm. fenza ch’egli porti altro titolo , che d’ Imperadore per la fejla volta , Imí>erator• come egli era chiamato negli Anni addietro . Non è improbabile , che in quello verno luccedeiTe la vittoria , che per atteftato di Dione ( d ) riportarono i Romani , combattendo co i Popoli Jazigi fui (d)D;o/.7i. Danubio agghiacciato , con far di molte prodezze . Fors’ anche potrebbe appartenere all’ Anno prefente ciò , che narra Vulcazio Gallicano nella Vita di Avidio Caflio ( e ) . Voleva coftui eifere ri- (e) Vulcat. gidiffimo cuftode della difciplina militare , e fi pregiava di effere !^a^0ui,° chiamato un altro Mario. Di tal fua Severità , che più convenevolmente fi dovea chiamare crudeltà , molti efempli fi raccontavano. Fra gli altri uno è il feguente . Comandava egli un corpo dell’ Armata Cefarea alle rive del Danubio . Avendo un dì alcuni de’ fuoi Capitani adocchiato di là dal Fiume una brigata di tre mila Sarmati , che non facevano buona guardia , fenza che nè Caiììo, nè i Tribuni lo fapeffero , con poca gente paflarono improvvifamente il f iume, diedero loro addoifo , e li disfecero, con far anche un riguar-devol bottino . Ritornati al campo que’ Centurioni , tutti lieti andarono a prelentarfi a Caifio, fperando un bel premio per l’impre-fa felicemente riufeita . Il premio fu , che gli fece immantenente giuiìiziar tutti, e col gaftigo de gli Schiavi (rigore fenza efempio ) cioè colla croce dicendo , che li farebbe potuto dare, che i Barbari avelfero finta quella negligenza , per tirare alla trappola i Romani ,