*44 Annali d’ Italia. Lago. Raunati da varie parti dell’ Imperio diecinove mila uomini ( fe pur non v'ha difetto in quel numero ) condennati a morte , li compartì in due fquadre di navi colle lor armi, avendo difpofte alF intorno in barche i Pretoriani, ed altre milizie, affinchè niuno fcappaffe . Tutte le ripe e le colline d’intorno erano coperte di gente accorfa allo Spettacolo o per curioiìtà, o per corteg-( a ) Sueton. giare l’ìmperadore , che vi afllitè con Agrippina (a) , amendue caf^'f10 Superbamente veftiti. Sperando i destinati a combattere grazia, il Salutarono , dicendo, che andavano a morire, ; e non altra riSpo-fla ricevendo , fe non che aneli egli [aiutava loro , non volevano più procedere alla battaglia. Tante efortazioni e minacce Sì fecero , che Sìnalmente le nemiche Squadre , l’una appellata la Siciliana, 1’ altra la Rodiana, Sì azzuffarono , e combatterono da difperate. Molti furono i morti, più i feriti. Chi reftò in vita ottenne poi grazia. Quindi pafsò la Corte ad un magnifico convito , nel qual tempo fi lafciò correre 1’ acqua del Lago pel nuovo fabbricato Canale ; ma effa con tal empito corfe , che fracafsò in più luoghi le muraglie delle fponde, ed allagò talmente il territorio , che Claudio andò a pericolo d" annegarli. Egli è pur di pochi il prevedere tutte le forze dell’acque meffe in moto. Altre Sìmili burle da loro fatte ho io letto , ed anche veduto . Agrippina fece allora una gran lavata di capo a Narcifo , imputandogli di non aver fatto affai forte il lavoro per rifparmiare lafpefa, e metterli in faccoccia il danaro ; e Narcifo anch’egli rifpofe a lei per le rime con de i frizzi intorno alla di lei f’uper- (b) Tacimsbia , e alle idee della fua ambizione . Aggiugne Tacito (¿) , hb. i2. c. sr- non effere Stato quel Canale sì baffo da poter Scolar Tacque del Lago troppo profondo nel mezzo. Ordinò nondimeno Claudio , che fi rifaceffe meglio il lavoro ; ma per quanto fi può dedurre da Plinio il vecchio, egli non campò tanto da vederlo compiuto. Nerone fuo Succeffore per invidia alla di lui gloria non fi curò di perfezionarlo ; e per quanto poi faceffero Traiano & Adriano , il Lago fuffiftè , e tuttavia fuffifte. Un’altra maravigliofa impreia di Claudio Augufto fu 1’ aver egli condotto a fine 1’ Acquidoso , cominciato da Caligola , per cui furono introdotte in Roma le Acque Curzia e Cerulea per quaranta miglia di viag- (c) Plin. lib. gio • ( c ) e ad una tale altezza , che arrivavano alla cima di tut-$<5.cap. if. t- • coj|- Roma9 e in tanta abbondanza, che Servivano ad o- gni cafa , alle pefchiere, a i bagni, a gli orti, e ad ogni altro ufo . Plinio il vecchio deferivendo la grandiofità di queft’ opera ftupen-