Anno L XIX . cune Legioni, che fi afpettavano dall’ Illirico . Ma prevalfe quel- lo di Ottone , Tiziano , e Procolo , a’quali parve meglio di venir fenza dimora a battaglia, perchè i Pretoriani credendofi tanti Marti, fi tenevano in pugno la vittoria, e tutti anfavano di ri-lornarfene tolto alle delizie di Roma . ( a ) Lo fteffo Ottone impa- (a) fiutare. ziente per trovarli in mezzo a tanti pericoli, fra l’incertezza del- tn()thone’ le cofe , e il timore di qualche rivolta de’foldati, era nelle fpine; e però fi voleva levar d’ affanno con un pronto fatto d’ armi. Ma da codardo fi ritirò a Brefcello , dove il fiume Enza sbocca nel Po, per quivi afpettar 1’ efito delle cofe : rifoluzione , che accrebbe la fu a rovina , perchè feco andarono molti bravi Ufiziali, e molti foldati, con reftare indebolita 1’Armata fua , in mano di Genera- li dil'cordi fra loro , e poco ubbiditi, e fenza quel coraggio di più che loro avrebbe potuto dar la prefenza del Principe . Seguì qualche picciolo fatto fra gli ftaccamenti delle due Armate ,• ma finalmente quella di Ottone , paffato il Po , andò a poftarfi a qualche miglio lungi da Bedriaco, villa pofta fra Verona e Cremona, più vicina nondimeno all’ultima verfo il Fiume Oglio , dove fi crede, che oggidì fia la Terra di Caneto . Molte miglia feparavano le due Armate: ed ancorché Suetonio e Mario ripugnaffero alla tifoluzion conceputa da Procolo di andare nel dì feguente , (cioè circa il dì 15. d’Aprile ) ad aflalire i nemici, perchè l’arrivar colà ftanchi i foldati, era un principio d’effer vinti : Procolo perfiffè nella fua opinione , perchè follecitato da più lettere di Ottone , chè voleva battaglia . Si venne in fatti al combattimento ( b ) , che fu fanguinofiiììmo , credendofi, che fra l’una e V al- (b) Dio 1.64 tra parte reftaffero fui campo effinte circa quaranta mila perfo-ne, perchè non fi dava quartiere . Ma la vittoria toccò all’ Armata di Vitellio. I Generali di Ottone , chi quà chi là fuggitivi Scamparono colle reliquie della lor gente il meglio che poterono, valendoli del favor della notte . ( c) Ma perchè nel dì feguente (c) viutarc. li afpettavano di nuovo addoffo il vittoriofo efercito, con peri-tn Gthone’ colo d’ effer tutti tagliati a pezzi: gli Ufiziali, foldati, e lo iteffo Tiziano , Fratello di. Ottone , che fi trovarono iniieme , s’accordarono di fare una deputazione a Valente e Cecina, per render fi . Fu accettata 1’ offerta , ed unitefi le non più nemiche Armate , ognun coffe ad abbracciar gli amici , a detertar gli odj paffati, a condolerli delle morti di tanti. Giurarono i vinti fedeltà a Vitellio , e celiarono tutti i rancori. Portata quella la-grimevol nuova ad Ottone , dimorante in Brelcello , non mancarono