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Annali d’ Italia
Anno di C R 16 T O XXV. Indizione XIII. di Tiberio Imperadore i z.
r r f Marco Asinio Agrippa,
011 01 1 Cosso Cornelio Lentolo.
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YIen creduto, che Coffo fia un Prenome particolare della Ca-fa de’ Cornei) Lentolk Nuovo efempio dell’ infelicità de’ Romani , regnando il crudele Tiberio , e il prepotente Seiano, fi (a) Tacitus vide nel prefente Anno (a). Cremuzio Cordcf uno de’ migliori (bjz>/W./7	<jg’Romani d’ allora , avea comporta (¿) una Storia delle
guerre civili di Cefare e Pompeo , conducendola anche a i tempi d’ Augurto. Lo rteflo ^Augurto l’avea letta , e iìccome Principe faggio e difcreto , non fe n’era punto formalizzato . Ma avendo Cremuzio dipoi forfè con qualche parola dilguftato Seiano , fi trovarono in quella Storia de i delitti graviiTimi. Egli avea lodato Bruto e Caflìo uccifori di Cefare , e chiamato lo ileffo Cailìo /’ ultimo de Romani. Male non avea detto di Giulio Cefare , nè di Augurto, mane pure rtato era prodigo di lodi verfo di loro. Fu^ accufato per quello nel Senato, e Tiberio con occhio arcigno gli diede affai a conofcere d’ effere indifpettito contra di lui. Si di-fefe egli coll’ efempio di Tito Livio e d’ altri Scrittori , e Storici precedenti ; ma tornato a cafa , ed increfcendogli di vivere lotto un sì tirannico governo , fi lafciò morir di fame . Sentenziati furono al fuoco i di lui ferirti j contuttociò avendone Marcia fua Figliuola confervata una copia , vennero dopo la morte di Tiberio alla luce , accolti allora con anlìetà maggiore dal Pubblico appunto per la perfecuzione fofferta dall’Autor d’efsi, ma a noipo-icia rubati dalla voracità de’.tempi. Oflerva Tacito la mellonaggine di que’Potenti, che male operando non vorrebbono , che la memoria de’lor perverfi fatti paffaffe a i Portieri j e tutto fanno per abolirla. Ma Iddio permette, ch’ella vi parti per gaftigare anche nel noftro Mondo chi s’ è abufato della potenza in danno de’Popoli. A i Ciziceni in queft’ Anno levato fu il privilegio di regolarli colle proprie Leggi, e co’proprj Magiftrati ; e ciò per-
*	chè non aveano peranche terminato un Tempio eretto ad Augurto , ed aveano imprigionati alcuni Cittadini Romani. Le Città di Spagna in quelli tempi, inclinate anch’erte all’adulazione , inviarono Ambalciatori a Tiberio pregandolo di permettere , che innalzaflero de i Templi alui? e a Livia Augurta fua Madre, fic-
come