Anno XXIV. 5 S preghiere o per minacce ¿’Agrippina lor Madre : ed intefo che no, li rimandò, ma non Senza qualche riprensione. PoScia nel Senato fi lal’ciò meglio intendere, con dire, che non fi avea con prematuri onori da eccitare od accrefcere la Superbia de’giovani per lo più fconfigliati . Seiano anch’ egli non lafciava di fargli paura, ripetendo , effere già djviSa Roma in fazioni ; una d’ elle portare il nome d’ Agrippina ; e doverfi perciò prevenire maggiori diSordini. Dato fu in quell’Anno fine alla guerra, già molla da Tacfarinate in Affrica . Era Proconfole di quelle Provincie Publio Dolabella % e tuttoché foffe fiata richiamata in Italia la Legione Nona, che era in quelle parti, pure raccolti quanti Soldati Romani potè, all’improvvifo affali i Numidi, mentre fotto il comando d’effo Tacfarinate ilavano raccolti fotto un Cartello mezzo Smantellato. Fatta fu rtrage di loro, e fra gli uccifi vi rellò il medefimo Tacfarinate, per la cui morte ritornò la quiete fra que’Popoli. Fu in quella azione aiutato Dolabella da Tolomeo Figliuolo di Giuba, Re della Mauritania. Erano dovuti al vincitore Proconfole gli onori trionfali, ed egli ne fece iftanza ; ma non gli ottenne , perchè a Seiano non piacque di vederlo ugua- * gliato nella lode a Blefo fuo Zio, predeceffore di Dolabella nel governo , e pure avea ricevuto quel premio , con aver operato tanto meno . A Tolomeo Re fu inviato da Tiberio in dono uno Scettro d’avorio, e una velie ricamata in fegno del gradimento dell’aiuto prellato. Perfeguitò Tiberio in quell’Anno alcuni de’ Nobili , non d’ altro delitto rei, che d’ aver mollrato il loro amore a Germanico , e a’ fuoi Figliuoli ; e ad alcuni per quello gran misfatto tolta fu la vita, crescendo ogni dì più la crudeltà del Principe, e per confeguente il comune odio contra di lui. Abbondavano allora le fpie ,• orecchio fi dava a tutti gli accufatori , e niuno era ficuro. Nelle contrade di Brindifi un Tito Cortifio , Soldato Pretoriano ne’tempi addietro, moffe a Sedizione i Servi, o vogliam dire gli Schiavi di quelle parti; e vi fu paura d’ una guerra Servile. Ma per la Sollecitudine di Tiberio , e di Curzio Lupo Quellore, che con un corpo d’ armati volò contro di loro , (a) Non» reilò in breve ellinto il naScente incendio* Hanno offervato gli Eruditi (a), che nell’Anno preSente avendo Valerio Grato dato jcrt, 2. c. i6. fine al Suo governo della Giudea, Tiberio Spedì colà per Procura-. tore e Governatore Ponzio Pilato, di cui è fatta menzione nel ‘schdcjtra Vangelo. tus,&ain. Anno