6 8 Annali d’ Italia. Confoli e Senatori, alla lor prefenza dava la moflra a i Pretoriani. Ma anche a lui faceano effi paura , perchè comandati da Se-iano, e ubbidienti a i di lui cenni ,• ed effo Auguflo era attorniato da sì fatte guardie anche in Capri. Adunque con crear Seiano Confole , ed inviarlo a Roma, fe lo fiaccò da i fianchi, difegnan-do di torgli a fuo tempo la carica di Prefetto del Pretorio, per conferirla a Nevio Sertorio Macrone. Dopo pochi Mefì gli fece dimettere il Confolato, allettando-(&)Dio i.j8. lo intanto colla fperanza d’impieghi e premj maggiori ( a), cioè di afTociarlo nella Podeflà Tribunizia , grado fìcuro alla fùcceiTion dell’Imperio, e di dargli Moglie di l'angue Cefareo , verifìmil-mente Giulia Livilla , Figliuola di Germanico . E perciocché Seiano , dappoiché ebbe depofla la trabea Confolare , facea iflanza di tornarlene a Capri , per feguitar ivi a far da padrone ; Tiberio il fermò con dar ad intendere a lui, e fpacciar dapertutto , che fra poco voleva anch’egli tornarfene a Roma. Ne’Meli fe-guenti andò Tiberio fingendo ora d’ effer malato , ora di llar bene, e Tempre venivano nuove, eh’ egli fi preparava pel viaggio . Talor lodava Seiano , ed altre volte il biafìmava. In confidera-zione di lui facea delle grazie ad alcuni de’luoi amici, ed altri pure amici di lui maltrattava con varj pretefli : tutto per raccogliere fegretamente col mezzo delle fpie , quali foifero i fentimen-ti e le inclinazioni del Senato e del Popolo . Non andò molto , che al non vederi! ritornar Seiano a Capri, e aH’offervar certi fegni di Talentato amore di Tiberio verfo di lui, molti cominciarono a fiaccarti con buona maniera da lui, e calò non poco il fuo credito anche prelfo del Popolo. Ma Seiano tra perchè non gli parea di mirar l’animo di Tiberio alienato punto da sé, e perchè Tiberio conferì a lui e a fuo Figliuolo in quello mentre 1’onore del Pontificato, non pensò, fìccome avrebbe potuto , a far novità alcuna. Fu ben poi pentito di non l’aver fatto, allorché era Confole. Nuliadimeno viveva egli con delle inquietudini e con de ifofpetti; e ilrano gli parve, che avendo Tiberio con fua lettera recato avvifo al Senato della morte di Nerone., Figliuolo primogenito di Germanico e di Agrippina, e fuo nipote per adozione, niuna lode, com’ era ufato eli fare, aveffe fatta delmedefìmo Seiano . Relegato, fìccome giàdifiì, quello infelice Principe nell’Ifoladi Ponza, finì quivinell’ Anno preferite la fua vita: chi difl'eper la fame, e chi perchè elTen-do entrato in fua camera il Boia per illrangolarlo , egli da sè ileffo s’uccife. Certo fu anch’egli vittima della" crudeltà di Tiberio. Ora