508 Annali d’ I t a l 1 a : vi volle altro , perch’egli il faceiTe toflo ammazzare , con dar poi quel pollo ad un i'emplice foldato appellato Valerio , {lato accufa-tore dello ilelTo CriÌpo . L’ altro fu Leto , quel medeiimo , che già vedemmo principaP Autore della vittoria riportata da Severo con-tra d’Albino. L’ amavano forte i foldati, e perchè un dì non volea-no combattere , fe non erano guidati da lui , tal geloiìa prefe Severo per cagione di tanta parzialità moilrata da quella gente al fuo Generale , che a lui fece torre la vita . Dione ci rapprefenta queilo perfonaggio per uomo di rara prudenza ne gli affari civili, e di non minor prodezza ne i militari, con attribuire l’indegna fua morte , non già all’ aver egli meditato de’tradimenti nella battaglia di Lione , come afferil’ce Erodiano , e il fuo feguace Sparzia-110 , ma folamente ali’ abbominevol invidia ed inumanità di Seve- (a) se ver us ro . Ne ebbe poi tal roffore io fleffò Severo ( a ) , che ff diede a vo-in spania- {ere far credere , che Leto contra fua volontà era ftato uccifo da i (bj d/o/. 7; foldati . Tornò dunque ( b ) nell' Anno prefente effo Imperadore all’ affedio di Atra , dopo aver fatta gran provvifione di viveri e di macchine , perchè nulla a lui parea d’ aver fatto , fe non fuperava quella forte Rocca . Ma Iddio avea dellinato quella medefima Città per umiliare F orgoglio di Severo . Vi perdè egli intorno anche quella _ s volta un numero grande di milizie , e i nemici con bitume accefo fecero un falò di tutte le di lui macchine di legno , a riferva delie fabbricate daPrifco , Ingegnere famofo di Nicea . Contuttociò effendo caduta una parte del muro efferiore , allorché 1’ efercito a tal vifta incoraggito dimandava d’andare all’affalto, Severo noi \'olle, e fece fonar la ritirata. Ne fu data la colpa alla fomma fua avarizia, perchè voce correa , che in quella Città fi chiudeffero im-menff tefori, e maifimamente in un Tempio del Sole , che quivi era in gran venerazione ; e Severo iì figurava , che efponendo gli Atreni bandiera bianca , fi avrebbe egli ingoiate tutte quelle ricchezze . Ma gli Atreni niun legno fecero di volerli dare ; anzi la notte rifabbricarono il meglio che poterono la caduta muraglia . Venuto il dì feguente , Severo trovate fallite le fue idee , e fumando di collera , comandò all’ efercito di dar F affalto , ma niuno de’foldati Europei il volle ubbidire , amareggiati troppo dalla vittoria loro tolta di mano nel dì innanzi dall’ini aziabilità di Severo. Per forza v’andaronoi Soriani; ma granfangue coftòloro l’ubbidienza, e la Città tenne forte . Tanta fu allora 1’ agitazion di Severo al vedere F ammutinamento ne’Soldati, che effendo venuto uno de’ fuoi Capitani a domandargli folamente cinquecento cinquanta foldati,