Anno CXCV. 495 fiflimo la crudeltà , vizio tanto più {convenevole a Severo in tal congiuntura , perchè fcufabiF era la riioluzion prefa da que’ Popoli . Quanto alla Moglie e a’ Figliuoli di Pefcennio Negro , dopo la di lui morte furono mandati da Severo in efdio ( a ) -, ma da che infor- (a) spartiate la guerra con Albino , per timore , che quelli non faceifero delle ^sj!nn^'jevi0 novità , Severo li fpedì tutti al paefe de i più. Noi miriamo nelle 1 lg‘°' Medaglie ( b ) appellato Severo in quell’ Anno Imperadore per la (b ) Medio-quinta volta , a cagione, come fi può credere , della fconfìtta d’ ef- Numifmata io Negro . Impennar, Anno di Cristo cxcvi. Indizione iv. di Vittore Papa 11. di Settimio Severo Imperadore 4. Gaio D omizio Destro per la feconda volta, Lucio Valerio Messala Trasia Prisco. Confoli | POrta il Relando ( c ) fotto quell’ Anno delle Leggi date Fu- CO Reland, fco II. & Dextro Cof. Ma quelle appartengono all’ Anno 225. *aft-Coni-Una Iscrizione bensì ho prodotto io (¿/) , polla DEXTRO II. ET ( d ) Tiefau-FVSCO COS. la quale fi dee a mio credere riferire al prefente YnfcripUon Anno , in cui al Confole ordinario Prifco dovette e fiere prima del-pagana. le Calende di Giugno fullituito Fofco ; e quelli poi probabilmente nel fuddetto Anno 225. arrivò al fecondo Confolato . Correva già il terzo Anno , che la Città di Bifanzio era attediata dalle milizie di Severo Auguilo . Colà dopo la rovina di Pefcennio Negro fi era rifugiata gran copia de i di lui Ufiziali e foldatì , che maggiormente accefero gli animi di quegli abitanti alla difefa . Dione (e) affai (e)D/c,/* 74 ampiamente defcrive le fortificazioni di quella Città , munita di buone Mura , perchè di marmo , guernita di alte Torri , di baflio-ni , e d’ ogni forta di macchine da guerra , mirabili effendo fra l’al-trele fabbricate da Prilco da Nicea ingegnofiffimo Architetto.. Circa cinquecento barchette aveano gli attediati, colle quali infefla-vano continuamente la gran Flotta fpedita colà da Severo. A nulla fervi, per atterrire ed efortare alla refa que’ Cittadini e foldati 1’ aver Severo inviata colà la tefla di Pefcennio Negro . Effi oflinati più che mai reiìflerono con far delle maraviglie , chepareran di valore , ma che fon piuttoflo da dire di pazzia . Imperciocché in vece di proccurare il perdono , e qualche tollerabii capitolazione , quando niuna fperanza reflava lor di foccorfo, amarono piuttoflo di ri- durfi