Annali d’ Italia; ci , 1’ affare fu portato al Senato ; ed intorno a ciò fi fece lungoi dibattimento , con prevalere in fine la fentenza del fupplicio di tutti. Nerone mandò un ordine alla Plebe di attendere a i fatt-fuoi, e fomminiftrò quanti Soldati occorfero per ifcortare i cona dennati . I mali portamenti de gli Ufiziali Romani nella Bretagn-cagion furono di far perdere circa quelli tempi quali tutto quel pae fe , che vi aveano conquistato i Romani ; e ciò perchè fi volle rimetter ivi il confifco de'beni de’ delinquenti , da cui Claudio gli Dìo 1.61. avea efentati. Anche Seneca , fe crediamo a Dione (a ), avea dato ad ufura un milione a que’Popoli, e con violenza ne efigeva non folo i frutti , ma anche il capitale . In oltre Boendicia , o Sia (b) Tacitus Bunduìca , Vedova ( b ) di Prafutago Re di una parte di quella grand* hb. 12. c. 2?. Ifola f fi protestava anch’effa troppo fcontenta delle infinite prepotenze ed infolenze fatte da i Romani asè SteSTa , a due fue Figlie, e a tutto il fuo Popolo. Quella Regina, Donna d’animo virile quella fu, che fonò in fine la tromba col muovere i fuoi e i cir-coilanti Popoli a follevarfi contra de gl’ indifcreti Romani , con prevalerli della buona congiuntura, che Suetonìo Paolino , Governatore della parte della Bretagna Romana , e valorofo condottier d’armi, era ito a conquistare un’ Ifola ben popolata, adiacente alla Bretagna. Con un’Armata, dicono, di centoventi mila perfone vennero i follevati addoffo alla nuova Colonia di Cama-loduno, e la prefero d’ affalto. Dopo due dì ebbero anche il Tempio di Claudio , mettendo quanti Romani vennero alle lor mani, tutti a ni di fpada, fenza voler far prigionieri . Petilio Cereale, venuto per opporli con una Legione, fu rotto, meffa in fuga la cavalleria, e tutta la fanteria tagliata a pezzi . Portate quelle funeile nuove a Suetonio Paolino , frettolofamente fi moiTe , e venne a Londra , Luogo di una Colonia fcarfa , ma celebre Città anche allora perla copia grande de i Mercatanti e del commerzio . Benché pregato con calde lagrime da gli abitanti di fermarli alla lor difefa , volle più tolto attendere a falvare il rello della Provincia . S’impadronirono i ribelli di Londra , e di Verulamio , nè vi lafciarono perfona in vita . Credefi , che in que’ Luoghi vi perlifero circa Settanta o ottanta mila fra Cittadini Romani e Collegati. Si trovò poi forzato Suetonio, perchè mancava di viveri, ad azzardare una battaglia , ancorché non aveffe potuto ammaf-fare, che dieci mila combattenti, laddove i nemici da Dione fi fanno afcendere a ducento trenta mila perfone , numero probabilmente, fecondo l’ufo delie guerre, o per difattenzion de’Co-