Anno L 11. te lodi del Tuo fedele attaccamento al Principe, e delle fue grandi applicazioni pel ben pubblico , il pregò di accettare gli ornamenti della Pretura , e la facoltà di portare anello d’ oro , come faceano i Cavalieri, e per giunta un regalo di trecento fettan-tacinque mila Scudi Romani. Coftui accettò gli onori , ma fde-gnò di prendere il danaro , con vantarfene dipoi in un’ Ifcrizio-ne, e con dire, eh’ egli fi contentava di vivere nell’ antica fua povertà , quando di fchiavo , eh’ egli fu , era giunto a poifeder più milioni, ed è regiftrato dal vecchio Plinio fra gli uomini più ricchi del fuo tempo. Plinio il giovane (a) dall a molti (a ) Plinius anni in leggendo quell’Ifcrizione, e il vergognofo Decreto fatto ll b -7- E?1' dal Senato per coftui, non fe ne potea dar pace . Califfo , e Nar-cifo erano gli altri due Liberti, dominanti allora nella Corte . Per le mani di Agrippina e di coftoro paifava tutto, e di tutto fi iacea danaro . Si prendeano anche beffe del balordo loro Padrone . (¿>) Un dì mentre Claudio tenea ragione, comparvero alcuni$)D*°i.6o della Bitinia ad accular con molte grida Giunio Cilone , fiato lor Governatore , che avea venduta la giuftizia per danari ; ne intendendo ben Claudio, dimandò , che voleifero quegli uomini. Rif-pofe Narcifo : Rendono grafie per aver avuto Cilone al lor governo . Allora Claudio : E bene , /’ abbiano per lor Governatore anche due altri anni . Alcuni tempi prima era venuta in mente a Claudio un’im-prefa, che fe gli riufeiva, farebbe fiata di gran gloria a lui, e di pari utile al Pubblico, cioè(c) di feccare il Lago Fucino , detto (c) Dio ìbid. oggidì Lago di Celano nell’ Abbruzzo, per mettere quelle terre Scul“°j.ius in a coltura , e difendere le circonvicine da le inondazioni , che an- CllpU2l°. davanodi dì in dì crefcendo : fattura, per cui que’ Popoli Marfi Tadt.lib. 12. aveano fatte più iflanze ad Augufto , ma fenza nulla ottenere . Vi cap‘ 57' fi applicò con incredibil vigore Claudio, penfando di fare fcolar quell’acque non già nel Tevere, come alcuno ha creduto, ma bensì nel Fiume Liri, o fia nel Garighano . Plinio il vecchio ( d) ) Plinius per un’ opera maravigliofa ci deferive quefto tentativo di Claudio,llh'c‘>5' e di fpela infinita ; imperciocché per undici anni vi aveva egli impiegato continuamente circa trenta mila lavoratori in far cavare o tagliare una montagna di tre miglia , di profondità incredibile , e condurre un Canale lunghiiìimo da eifo Lago al Fiume. Allorché l’opera fu creduta compiuta, Claudio, acciocché fi conofcef fe da ognuno la magnificenza della medefima , ordinò, che lì facete prima un folenniliimo combattimento navale fui medefimo Lago.