Anno CXXXII. 353 Atene ; vi fece de’ funtuoiì Giuochi, fra’quali una caccia di mille fiere . Sopra tutto quivi formò una Biblioteca delle più copiofe e belle ^ che foflero nell’ Univerlo . Per tutto il tempo , che fi fermò Adriano (a) nelle vicinanze della Giudea, cioè nella Soria e in E- (a)D ìoi.eo gitto , i Giudei , benché pieni di rabbia a cagione del Tempio di Giove fabbricato in Gerufalemme , fi tennero per paura quieti . Ma intanto andavano difponendo tutto per ribellarli a fuo tempo . Fecero preparamenti d’ armi , fortificarono varj lìti , formarono cammini fotterranei per ricoverarvifi in cafo di bifogno ; e fopra tutto fpedirono fegreti meflì per le varie Città dell’ Imperio , acciocché quei della lor Nazione accorreffero in loro aiuto, o for-mallero delle fedizioni . Nè lafciarono di commuovere anche altre Nazioni a prendere l’Armi, facendo loro fperare non pochi vantaggi e guadagni . Da che dunque videro Adriano molto allontanato dalle loro contrade , cominciarono apertamente a non volere ubbidire a i Magillrati Romani ; ma non ofando di venire a combattimenti, attendevano folamente a premunirfi contro la forza de ’ Romani . Però Eufebio mette all’ Anno prefente il principio di quella guerra. Anno di Cristo cxxxiii. Indizione i. di Telesforo Papa 7. di Adriano Imperadore 17. n n. f Marco Antonio Ibero, Confoh Inummìo Sisena. UN’ Ifcrizione rapportata dal Doni (b ) ci ha fcoperto il Pre- ^ r0»ìi? nome del Confole Ibero . Dove foggiornaiTe Adriano nell’ l’ifcripaon. Anno prefente , io noi so dire . Che foiì’e ritornato a Roma , non Art':T:cr-apparifce da alcuna memoria . Il dire col Tillemont (c) , eh’ egli (c) T‘lli'-fu in quelli tempi in Egitto , e nell’ Anno feguente nella Soria , Yef’impcr. non fi accorda con Dione (¿), che fa ribellati 1 Giudei, dappoiché W D‘0 ib-Adriano fi fu ben allontanato da i lor paefi : il che dovette fuc-cedere nell’ Anno precedente . Ma o folle egli tuttavia in Atene, come io vo fofpettando , o folle ripaffato in Afia fi può credere eh’ egli non illefie fermo in un fol Luogo : tanta era la fua vaghezza di viaggiare , e di acquiilarfi credito colle fue maniere popolari fra tutti i Popoli. Abbiamo da Sparziano ( e ), eh’ egli in At' ]•]' ne volle effere uno de gli Arconti. Nella Tofcana , benché dive- ¿,4,«. . Tomo I. Y y nuto