Annali d’ Italia. cavalleria. Poicia verfo il fine dell’Anno fé ne tornarono iti Italia. Intanto Augufto mife in Roma un po’di freno alla Strologia Giudiciaria, che era e fu anche da lì innanzi in gran voga in quella Città, proibendo il predire la morte d’alcuno, bench’egli per sè niun penfiero fi metteiTe della vanità di queft’ Arte, ed a-velie lafciato correre in pubblico l’Orofcopo fuo. Vietò ancora per tutte le Provincie , che nulla più del confueto onore fi facefle a i Governatori, ed altri Miniltri pubblici, durante il loro impiego , neper due Meli dopo la lor partenza,- imperciocché per ottener fimili dimolfrazioni, fi commettevano molte iniquità. Ora qui inforge fra gli Eruditi una gran contefa , cioè in qual Anno folle Tiberio dichiarato Collega nell’ Imperio , cioè ornato di quella Itef-ià Podeilà Tribunizia e Proconfolare , che godeva lo fteffo Auguro. In vigore dell’ultima era conceduto il comando di tutte le Armate fuori di Roma colla IteiTa balìa , che godevano i Confoli. Da quefio principio fi penfano alcuni Letterati di poter dedurre 1’ Anno Quindicejimo di Tiberio , enunziato da San Luca. Non è facile la decifion della quiftione , perchè glifieifi antichi Iftorici fon fra loro difeordi, non già nell’alfegnare il giorno , credendoli fatta tal dichiarazione dal Senato nel dì 28. di Agofto, ma bensì ( a ) Sueton. quanto all’Anno. Suetonio fcrive(a), che effendo ritornato Ti-‘ci VbtQ°t 21 dalla. Germania dopo due anni a Roma, per decreto del Se- 1 ~° * nato gli fu conceduto di amminiftrar le Provincie comunemente con Augufto . Ma l’autorità di Velleio Patercolo merita ben d’ ef-fere preferita a quella di Suetonio , per aver egli fcritte le avventure de’fuoi tempi, e militato allora fotto lo lteffo Tiberio, lad-dove Suetonio ville e feri ile cento anni dipoi. Ora abbiamo da ( b) VeiUìus Velleio ( b), che a requifizione d’Augulìo il Senato e Popolo Rotti, a. mano concedette a Tiberio l’uguaglianza nella podeltà pel governo delle Provincie e delle Armate. Uc ce quum ei jus in omnibus Provinciis , Exercitibusque ejjet. Dopo di che Tiberio fe ne tor- 9 nò a Roma . Adunque piuttollo all’ Anno prelente fi dee riferire ( c ) Ttchus T eller egli divenuto Collega dell’Imperio. Anche da Tacito (c), Annui, hb. 1. p0f]]arn raccogliere la HelTa verità , fcrivendo egli , che Tiberio Collega Impera, confors Tribunicicv Potejldtis adfunii tur , cmnes-que per exercitus ojlentatur. Pare, che Tacito anticipi di qualche anno quella dignità ,- ma certamente fa intendere la medefima a lui conferita, mentr’ elfo era all’ Armata, e non già allorché fu giunto a Roma. Però affai fondamento abbiamo per credere, che dall’ Anno