Anno CXXXV. 357 il perchè: perché non ho un Servo, rifpofe il foldato , che mi poJJ'a fregare. Adriano gliene donò alcuni, ed anche le fpele in vita. Rifaputofi ciò , l altro dì vennero molti vecchi a far lo iteiTo , fperando un egual trattamento . Ordinò Adriano , che^ fi fregaffe-ro l’un F altro. Fece molti buoni ordini. Che non folle lecito a i Senatori il prendere nè direttamente nè indirettamente appalto alcuno di Gabelle. Che folle vietato a i Padroni 1’ uccidere i loro Servi , cioè gli Schiavi ( il che ne’ tempi addietro era permeffo a i Romani ) volendo , che fe fi trovavano rei, follerò condennati da i Giudici. Soffrì nondimeno, che teneffero prigioni private per gli Servi e Liberti. Voleva , che i Senatori, ufcendo in pubblico, fem-pre portaffero la Toga , eccettochè la notte. Tafsò le fportole ai Giudici , riducendole all’ antica moderazione . Ripudiò le eredità lafciategli da perfone , eh’egli non conolceva; ed anche conoscendole , fe v’erano de’ Figliuoli, le rifiutò. Dilettoffi forte della caccia , ed amò sì fattamente alcuni de’ fuoi cavalli e cani , che fece far loro de i fepolcri. Talvolta nelle caccie ammazzò Orli, Lioni, ed Orfe , tanta era la fua deftrezza. Non voleva, che i fuoi Liberti aveffero alcuna autorità, nè fi credeffe , che poteffero qualche cofa preffo di lui, perchè attribuiva a quefta forta di gente la maggior parte de i difordini paffati fotto i precedenti Auguffi. Offer-vò egli una volta, che uno di cofforo paffeggiava in mezzo a due Senatori. Mandò toffo uno de’ fuoi domeftici a dargli una guanciata, e a dirgli: Guardati di camminar del pari con perfine, delle quali tu puoi tuttavia, divenire Schiavo. Mirabile eziandio parve la fua moderazione, perchè quantunque infinite fabbriche faceffe per tutto F Imperio Romano , non volle , che fi metteffe il Ilio nome , fe non nel Tempio alzato a Traiano . Riedificò in Roma ilPanteo, lo Steccato del Campo Marzio , la Bafiiica di Nettuno , molti Templi, la Piazza d’ Augufto, il Bagno d’ Agrippa : contuttociò d’ordine fuo fu ivi rimeffo il nome de’ primi fondatori. Fabbricò fo-pra il Tevere il Ponte chiamato di Adriano, oggidì Ponte Sant’ Angelo ; e il fuo Sepolcro vicino al Tevere , che ora fi chiama Cartello Sant’ Angelo ; e il Tempio della Buona Dea . Fece anche un emiffario al Lago Fucino . Tutte quelle azioni ho io raccolto fotto quell’ Anno , benché fpettanti a varj tempi, acciocché fem-pre più fi conolca , qual Imperadore folle Adriano . Anno