Anno X C V. 2-77 ne , che in quelli tempi Domiziano fece lailricar la Via , che va da (a)Statini Sinueffa a Pozzuolo . Anche Stazio (a ) parla d’ una iìmil Via ac-conciata ; ma queila forfè andava da Roma a Baia . Anno di Cristo xcvi. Indizione ix. di Evaristo Papa 1. di N E R y A Imperadore 1. r f f Gaio Antistio Vetere, 01101 1 Gaio Manlio Valente. E Rasi ben ridotta Roma ad un compaffionevole llato fotto il crudele e tirannico governo di Domiziano. Non il farebbe trovata perfona Nobde e beneilante, che continuamente non tré-malie , al vedere tanti Senatori, Cavalieri, ed altre perfone o private di vita, o fjpinte in efdio , o fpogliate di beni. ) Si univa (b) Piinim bensì il Senato , ma folamente per fulminar quelle fentenze , che fa>:eEg}Z.' voleva il Tiranno, o per autorizzar le maggiori iniquità. Ad ognu- I+. '7' J ' no mancavaia voce per dire il fuo fentimento ; parlava quel folo , che portava gli ordini dell’ Imperadore, e gli altri colla teila baf-fa, col cuor pieno d’ affanno , approvavano tacendo ciò , che non ofavano difapprovare parlando . ( c ) Efente non era da un pari ti- (c) Jacitus more il reilo del Popolo , perchè dapertutto ii trovavano fpioni, Jr/C0/^ che raccoglievano , amplificavano , e bene fpeffo fingevano parole” dette in discredito del Principe -, e ballava effere accufato, per ef-fere condennato . Ma fe Domiziano facea tremar tutto il Mondo , anche tutto il Mondo facea tremar Domiziano : che quella è una peniione inevitabile de i Tiranni, i quali col nuocere a tanti, e maf-iìmamente a i migliori e a gl’innocenti, fanno d’effere in odio a tutti , e che da tutti almeno co i defiderj , fe non con altro, è affrettata la morte loro . Però la diffidenza , gailigo, che rode il cuore d’ogni Principe crudele ed ingiuilo, crebbe sì fattamente in Domiziano , che cominciò a non fidarli nè pur di Domila. Auguila lua Moglie , nè d’alcuno de’ fuoi Liberti, cioè de’ fuoi più intimi Cortigiani. ( d ) Ad accrelcere 1 fuoi terruri fi aggiunterò le pre- (¿}Sueton. dizioni a lui fatte in iua gioventù da i Caldei, cioè da gli Strolo- 'tn0 gì , eh egli dovea perir di morte violenta. Anche Vefpafiano fuo Padre , che non poco badava alla Strologia , vedendolo ad una cena ailenerlì dal mangiar funghi, gli diede pubblicamente la burla, cucendo } che. arca più tojio da guardaiji dal ferro. Ma fjpezial- men-