i9 + Annali d’ Italia. no , e con impareggiabil grandezza d’ animo ricusò , Tempre dicendo , anche dopo la morte di Nerone , che quel folo dovea effe-re Imperadore , che veniffe eletto dal Senato e Popolo Romano . Per quello magnanimo rifiuto fi rendè poi glorioiò Virginio , e tenuto fu in fomma riputazione preffo tutti i fuffeguenti Augura) Vltnius Hi ( a) , e carico d’onori menò fua vita in pace fino all’ anno ottan-ignt°r ltb- 6 tatrè di fua età , in cui regnando Nerva , finì i fuoi giorni . In ^ Tacqui non picciola cofternazione fi trovò Galba , allorché intefe la dis-Wjlor. lib.i fatta Vindice , e pervederfi anche male ubbidito da i fuoi , fpe-.4*. a yjrgjnj,0 Rufo , per pregarlo di voler operar feco di concerto, affinchè lì ricuperaffe da i Romani la libertà e 1’ Imperio . Qual (b)Dìoi.6j. rifpofta ricevelfe , non fi sa . Solamente è noto ( b ) , che Galba Galla c’. 11. perduto il coraggio fi ritirò con gli amici a Clunia Città della Spagna , meditando già di levarfi di vita , fe vedea punto peggiorar gli affari . Era intanto ilranamente inviperito Nerone per quelli difgu-ilolì movimenti. Nella fua barbara mente altro non paffava, che (c) Sueton. penfieri d’inumanità indicibile . Quanti di Nazione Gallica ( c ) fi 116 trovavano o per fuoi affari , o relegati in Roma , tutti li voleva far tagliar a pezzi ; permettere il taccheggio delle Gallie a gli eferciti ; levar dal Mondo F intero Senato col veleno ; attaccar il fuoco a Roma , e nello ileffo tempo aprire i ferragli delle Fiere , acciocché al Popolo non reilaffe luogo da difenderfi . Nulla poi fece perle difficultà , che s’incontravano . Quindi pensò , che s’ egli andaffe in perfona contro i ribelli , vittoria fi otterrebbe . Figuravaiì egli , che al folo prefentarfi piagnendo alla villa loro , tutti ritornerebbero alla fua divozione. Credendo in oltre , che a vincere la Gallia foffe neceffario il grado di Confole , per atte-ilato di Suetonio , depoili i Confoli ordinarj circa le Calende di Maggio , prefe egli folo il Confolato per la quinta volta . Trovali nondimeno in Roma un frammento d’Ifcrizione , da me dato (d)Thefaur. alla luce (d) , in cui fi legge NERONE V. ET TRACHA..... Noy Ve-ur parendo per confeguente , che Tracalo non dimettere allora il $!°ìoT.n.’i. Confolato . Ridicolo fu il preparamento fuo per queiia grande fpe- dizione. La principal fua attenzione andò a far caricare 111 carrette l'celte tutti gli linimenti muficali , e gli abiti da fcena con armi e veili da Amazoni per le fue concubine . E certo s’ egli cantava una delle fue canzonette a que’ rivoltati , potevano eglino non darli per vinti ? Ma occorreva danaro , e affaiffimo , a quella imprefa . Pofe una gravoliiiìma colta al Popolo Romano , facendola