Annali d’ Italia. non 1’ aveffe finito . Spiccatagli la teita dal bufto , quefti due Ufi--■ziali prefero le poite , per portarla all’ Imperadore . Altra particolarità più precila di queito fatto noi non abbiamo da gli Storici, fe .non che pare feguito qualche combattimento fra i foldati di Caffio, e quei di Marcio Vero , Governatore della Cappadocia , inviato (a) Vuic&t. da Cefare nella Soria. (a) Fu anche uccifo il Prefetto del Pretorio, Cajji‘dw creato da lui, ficcome ancora Metìano Governator di AleiTandria , (b; Capitai, che avea abbracciato il di lui partito . Capitolino ( b ) il chiama Fi-Am-d'j0 g^uo^° di Caffio . Succederono cotali uccifioni fenza alcun ordine o faputa di Marco Aurelio , il quale troppa premura avea , che non fi fpandeffe il fangue di verun Senatore , defiderando di falvar la vita a Caffio iteffo , e folamente di potere rinfacciargli la fua infedeltà e ingratitudine . In fatti s’aifliffe air udirlo uccifo , per aver perduta V occafione di efercitar la mifericordia . Furono trovate nello fcrigno di Pudente molte Lettere fcritte a Caffio da i fuoi parziali . Marcio Vero , dichiarato poi Governatore della Soria , tutte le bruciò con dire , che credeva d’incontrar così il genio di Marco Aurelio ; e quando pur folfe fucceduto il contrario , (c) Dio in amava piuttofto di perir folo , che di lafciar perir tanti altri . ( c ) hxcerptis. Ma più coftante fama fu, che portate quelle Lettere a Marco Aure-1 “immianus- » fenza volerle diffuggellare , le gittò nel fuoco, per non conoscer./. u. fcere alcuno de’fùoi infidiatori, o per non effere fuo malgrado forzato ad odiarli. Lo fteiTo fece , allorché gli fu portato il proce ffo formato contra di Caffio , nè volle vedere la di lui tefta , avendo comandato di feppellirla , prima che arrivaife chi gliela portava . Nè qui fi fermò la di lui clemenza . Si guardò egli dall’ imprigionare , o far morire alcuno de’Senatori , denunziati di aver tenuta ( d ) Vulca- mano a cotella ribellione . ( d ) E perciocché il Senato feguitò dipoi' 2ins ibidem. |e ricerche e i proceffi contra di tutti i complici, e molti ne condannò , Marco Aurelio non 0011* ipocrifia di Tiberio , ma colla fua {incera umanità , fcriffe dall’ Afia , dove il vedremo andare , ad effo Senato , pregandolo e (congiurandolo di ufar piuttoiìo l’indulgenza, che il rigore contra de 'delinquenti, e di non condennar a morte chicheffia, e maffimamente chi foife dell’ Ordine Senatorio o Equeftre : perdi egli defìderava quefia gloria al fuo Regno , die in occajion di ribellione niuno fuori del calore del tumulto perdejje la vita . Aggiugneva , che avrebbe an^i voluto , fe fojfe flato pof- (e) D/o/. 7: filile , richiamar dal fepolcro gli efiinti (e); e chiudeva in fine tal preghiera con dire , che fe altrimenti avefiero fatto per conto^ ■ di alcun Senatore 0 Cavaliere , fi afpettajfero di vedere ancor lui