Annali d’ Italia; del Sangue . Fra gli altri Gladiatori, che in que’ giuochi perirono, uno fu Batone, forzato da lui a combattere nello ileffo dì con tre altri di fila. Reftò egli uccifo dall’ ultimo , ma ebbe la confolazio-ne, che il pazzo Imperadore gli fece una magnifica fepoltura . Un altro d’ effi Gladiatori, appellato Aleffandro, gli fu sì caro , che a lui innalzò molte Statue in Roma , ed altrove. Nelle corfe poi de’ cavalli, perchè alcuni del Popolo differo qualche burla contro ad uno de’ carrettieri da lui favoriri , ordinò a tutti i foldati d’ ammazzar chiunque avea parlato . Non conofcendofi i rei di quello gran delitto , reilarono molti innocenti uccifi , e gli altri con danari rifcattarono la lor vita. Ma perciocché Roma era divenuta per lui un teatro di nere immaginazioni, Se ne partì Caracaila , non già nel precedente , ma nel prefente Anno , perchè s’ ha una (a ) /. sì hi fua Legge [¿z] data in Roma nel ai V. di Febbraio. Prefe il pretello c'delibera ^ vi^tar le Provincie , e di levar dall’ ozio le milizie. [ b~\ Andò càufa. nella Gallia , ed appena arrivato colà , fece morir il Proconfole del-iws/ÌcT-a la Provincia Narbonefe, fconvolfe tutti que’Popoli, guallò ipri-caiia. vilegj delle Città, e fi comperò l’odio d’ognuno . Ammalatoli quivi , guarì, e trattò poi crudelmente que’ Medici, che P aveano curato . Di là pafsò nella Germania . Che prodezze egli faceife in quelle parti, non è ben noto. Scrive Sparziano , ch’egli verfo la (c) dìo in Rezia ammazzò molti Barbari, e foggiogò i Germani. Certo è, [c~] fefianfs'. c^e una Spezie di guerra fu da lui fatta contra de i Catti, e de gli Alemanni o Alamanni, il nome de’quali fi comincia ad udire in que- (d)Herodia- ili tempi. Se crediamo ad Erodiano (c/) , fece Caracaila una belliS-nushb. 4. £ma f|gUra fra [ fuoi foldati, perchè andava veftito da fantacino , erade’primi ad alzar terreno , a far ponti, marciava a piedi coll’ armi, mangiava poveramente al pari d’effi , con altre fimili Sce- (e)Dià/, 77 ne di bravura. Dione (e) confeifa anch’ egli, che la funzion di Val"jhuirr' f°^ato feppe farla , fingendo nondimeno più di quel che era ; ma ....... non»già quella dì Generale; e eh’ egli in quella ipedizione fi fece aiTai ridere dietro da i Popoli della Germania. Venivano i lor Deputati fin dall’ Elba per dimandar pace, ma nello ileffo tempo dimandavano danaro ; e Caracaila dopo aver fatta qualche Rodomontata, li pagava bene, ed accordava loro delle penfioni, comperando a quello prezzo la loro amicizia . Anzi fi cominciò ad affratellar cotanto con loro, che fi velliva alla lor moda , portava parrucca bionda, per affomigliar i loro capelli, e venne fino ad arro-lar nelle Sue Schiere, ed anche nelle fue Guardie moltiffimi di loro, con fidarli da lì innanzi più d’ effi, che de i foldati Romani. Tratr tava