Anno CCXIV. 543 lava anche in fegreto alle volte con que’Deputati, non eflendovi prefenti, che gl'interpreti, acquali iacea poi levar la vita, affinchè non rivelaflero le fue conferenze . In fomma o per diritto o per rovefcio tanto egli fece , che prefe il titolo di Germanico , il quale comincia a vederli nelle monete(a) di quelli tempi. Tro- f-O Ueiio-vaiì anche appellato Imperadore per la. ter^a volta , che non dà un fi- mr^ ‘"imp. curo indizio di vittoria, trattandoiì di quello General da Commedia . Anno di Cristo ccxv. Indizione vili, di Zefirino Papa 19. di Caracalla Imperadore 18. e 5. c nf r -f ^E T 0 Per feconcia v°lta > on 01|cerealEi UN’ Ifcrizione, probabilmente fpettante a quello Leto Confole , e da me riferita nella mia Raccolta ( b ) , fe foife a noi pervenuta ben intera , forfè ci fcoprirebbe, ch’egli fu della Fami- infcr°ipti0„% glia Cada. Altri nomi loro dati dagl’ Illuilratori de’Falli , per ef-^. *53.«. 4. fere dubbioiì, io li tralafcio . Sparziano fcrive (c) , che un Leto , (c)spartitili qual’ era {lato il primo a configliar Caracalla di uccidere Geta, fu Cara anche il primo forzato a morir col veleno , a lui inviato dallo ileffo Caracalla ; e però non dovrebbe effere quello , che fu ora Confole. Dalla Germania, fecondo il medeiimo Sparziano, pafsò Caracalla nella Dacia, oggidì Tranlìlvania , e vi ii fermò qualche tempo, con far ivi qualche lcaramuccia co i Geti, appellati poi più comunemente Goti, e pare , che ne riportafl’e vittoria . Elvio Pertinace , Figlio del fu Pertinace Augullo , prefe di quà motivo nell’Anno fe-guente di dire un motto pungente -, perchè nominandoli i titoli dati a Caracalla di Germanico , Panico, A rabico , ed Alemannico -, ag-giugnetevi, difs’ egli , anche quello dì Getico MaJJìmo , come a lui dovuto per aver debellato i Geti, tacitamente nondimeno alludendo alla morte da lui data a Geta fuo Fratello . Forfè non è vero , eh’ egli faceffe guerra co i Goti, ma è ben da credere vero quel motto . Sappiamo , che quello Pertinace fu fatto morire da Cara-calla , e non già per quella puntura , a lui riferita . Sparziano fcrive , che gli tolfe la vita , perch’ era Figliuolo d’un Imperado-re . Ma come mai afpettò egli tanto ? Forfè fu in que’ medeiìmi tempi, eh’ egli mandò all’ altro Mondo Claudio Pompeiano , nato