474 Annali d’ Italia. Anno di Cristo cxciii. Indizione i. di V I T T O R E Papa 8. di Elvio Pertinace Imperadore i. di Didio Giuliano Imperadore i. di Settimio Severo Imperadore i. Confoli { Quint° Sosio Falcone, l Gaio Giulio uucio Claro. NElla notte precedente al dì primo di Gennaio, iìccome diiìì, accadde la morte di Commodo . Prima nondimeno , (a)D/o/.73. che fi divolgaffe il fatto , Leto ed Eletto ( a ) furono a trovar Publio (b) Hero :ìa- Elvio Pertinace , che tuttavia era Confole . ( b ) Egli dormiva , e nus uift, 1.1 feiitendo , che veniva a lui il Prefetto del Pretorio , s’ immaginò quella effere 1’ ultima fua ora , perchè fe F afpettava , dicendoli , che gli era fiata predetta in quell’ Anno . Intrepidamente accolfe i due Miniflri , e rimafe ben forprefo all’ intendere , che in vece della morte gli elìbivano l’imperio . La credette a tutta prima una furberia , ma giurando eflì , che Commodo non era più vivo , fe ne volle chiarire, con inviar uno de’ fuoi più confidenti a mirar co’ fuoi occhi il cadavero dell’ eflinto Principe . Allora egli cedette alle lor perfuafioni, e con eflì andò al quartiere de’ Pretoriani. Era molto inoltrata la notte , e fuorché le lentinelle , tutti ripofavano . Leto , efpofla la morte di Commodo, prefentò loro Pertinace, che dal canto fuo promise il confueto regalo ; e però tutti, almeno in apparenza, cònfentirono ; ma reflarono amareggiati, perch’ egli nell’ aringa , che fece loro , fi lafciò fcappar di bocca , che v’erano molti abulì, i quali fperava di levar via coll’ aiuto di eflì . Sofpet-tarono coloro , che voleffe fpogliarli di quanto avea loro prodiga-mente donato il morto Imperadore . Oltre di che avvezzi colla briglia fui collo fotto un Principe giovinailro cattivo , che lor permetteva di far quanto cadeva loro in capriccio , non potevano mirar di (c) Capitai buon occhio Pertinace, cioè un vecchio (c) , di coflumi tanto diverfì ™ Pminac• dal precedente Auguilo . Imperocché è da fapere , che Elvio Pertinace , nato da povero Padre nella Villa di Marte del territorio d’Alba Pompea , Città oggidì del Monferrato , infegnò Gramatica da giovane ; ma perche gli fruttava poco il mefliere , fi rivolfe alla milizia, e falendo digrado in grado con riputazione , foflenne de’ riguardevoli impieghi nella Mefìa e nella Dacia . Per calunnie per-