7o DELL’ HISTORIA 1513 te le cofe rubate , & confumate da' foldati, i quali ove ritrovavano i luoghi vacui d’ habitatori , & che però era loro tolta facultà di rubare , accioche in quelli ancora rimaneife alcun fegno della loro rabbia, & fcelerità, incrudelendo pazzamente contra i muri & contra i tetti, ponevano il fuoco a tutti quelli , ò publici , ò privati edificii, che in fe ritenevano più di gratia, & di dignità . Ma il Cardona, cominciando ad accorgerfi della temerità del fuo configlio, & perciò volendo accelerare la partita, non poteva, nè co’l metter loro davanti il bifo-gno del far predo il viaggio, nè con 1’ auttorità dell’ imperio fuo, rattenere dalle prede, &. da gl’ incendii i foldati avezzi per lungo tempo hormai ad eifer tenuti con molta licenza , & libertà . A quello tempo 1’ Alviano fi tratteneva con l’efferato in Padova, & di tali progreilì de’ nemici oltremodo dolente, a pena poteva tollerare, che effi con tanto difpre-gio del nome fuo, & di tutta la militia Italiana, lafcia-tafi a dietro una città cofi forte, con tanto prefidio, fof-fero innanzi paffati, & fenza pagarne la pena di quello temerario ardire, havefsero ruinato tanto paefe . Però fece a’Senatori fapere, che egli voleva con le fue genti trarfi fuori della città , & farli incontra a i nemici, & ferrare loro il pafso al ritorno . Affermava, che efsendo elfi carichi di preda, & caminando con qualche difordine , por tevano facilmente efser rotti fugati; la loro Republica efsere incorfa in una veramente mifera conditione, & indegna molto della fua antica gloria , nè da quella altrimenti poterfi, falvo che con un nobile ardimento , & con Senato non un grande, & generofo sforzo lollevare . Ma l’animo de TnttntìoJt i Senatori era alla contraria parte inclinato , illimando ¿'ìì'Ahi«. non efser cofa da perfone abiette, & vili, anzi di gravi, & conllanti 1’ havere a tutte le cofe conveniente rifguar-do; nè fopportare la gravità del Senato Vinetiano, & la laude di prudenza, che egli haveva nel corfo perpetuo di molti anni acquiilata, che in potere del cafo ripor fi dovettero i fuoi configli, & la iomma delle cofe , effendo fem-