Anno C L X X X I. 44? modo in Roma. Fu al Senato , e recitò un'Orazione, che conte- nea {blamente delle inezie. Dione (a), il quale comincia qui a(a)D»o/.7i raccontar cofe, da lui ileiTo vedute , fcrive , eh’ egli fece gran pompa dell’aver dato foccorfo al Padre Augnilo, che era caduto in una folla fangofa . Se il Mefe Romano fu , come penla il Salmafio , Novembre , 1’ arrivo a Roma di Commodo fegui nel dì 22. di Ottobre (¿> ) : ma è cofa dubbiofa . Fece egli un ragionamento anche (b)Lamprì-a i foldati di Roma , con lodare la lor fedeltà . E che deife loro il Q^mmodo. confueto regalo , e al Popolo un Congiario , pare che fi ricavi dalle Medaglie. Procedette egli Confole per la terza volta nell’ Anno prefente ; ed in queilo ancora per atteilato d’Eufebio (c) , egli (c) Eufcb. trionfò de i Germani, ma con dare una bella moilra dell'animo fuo corrotto : perchè nello ileiTo cocchio trionfale dietro a sè con-Pont. duiTe un infame fuo Liberto, appellato Antero , e l’andò baciando più volte pubblicamente , volgendo la faccia indietro . Lo ilef- lo praticò nelForcheilra a villa d'ognuno. Vivente anch« il Pa-(d)MeJiob. dre , avea Commodo fenz’ alcun merito confeguito il bel titolo di Padre della Patria. In quell’Anno l’adulazione gli conferì ancor(e ) r'iiie-quello di Pio , che s’incontra nelle Medaglie (