Anno XV. 37 gran figura in Roma. Nulla avea ommeilb , fatte avea anche delle enormità, affinchè il figliuolo arrivafle a dominare, per ifpe-ranza di continuare a dominar come prima fotto 1’ ombra di lui. Ma era ben diverfo da quello d’Augufto 1’ umor di Tiberio. La tenne egli, per quanto potè , fempre baiTa , fenza permettere , che l’adulatore Senato le deffe certi titoli d’onore, che maggiormente 1’ avrebbono infuperbita ; e talvolta diceva a lei fletta, non effe re conveniente, alle Donne , il mifchia.rfi negli affari di Stato . Quantunque talvolta fi regolaffe fecondo i di lei configli, pure il men che potea , 1’ onorava di fue vifite ; ed anche vifitando-la , poco vi fi tratteneva, affinchè non parette , eh’ egli fi la-fciail’e governare da lei. Fece anche di più col tempo, ficcome vedremo. Comandava intanto le Armate di Germania il giovane Germanico Cefare. Ancorché fotte lontano da Roma , per cura di Tiberio gli fu conceduto il Trionfo , celebrato poi nell’Anno fe-guente, in ricompenfa di quanto egli avea finora operato in quella guerra, (a) Durava quella in Germania, ed erano tuttavia in (a) armi Arminio e Segefte , due primarj Capitani di quelle contrade ; l,b- '• ma fra loro difeorai, perchè Arminio, rapita una Figliuola d’ ef-c<7*D'i fo Segefte , prometta ad un altro , 1’ avea prefa per Moglie a dispetto del Padre . Con due corpi d’ Armata affai poderofi , 1’ uno comandato da Germanico, l’altro da Aulo Cecina, Legato dell’ efercito , fu portata la guerra addotto a i Popoli Catti ( oggidì creduti gli Haffiani ) e prefo il loro paefe. Motte in quelli tempi Arminio una fedizione contra del Suocero Segefte , il quale trovandoli attediato , fpedì il figliuolo Segimondo a Germanico per aiuto. Accorfero i Romani; furono meffi in rotta gli attediami, liberato Segefte, e prefa con altre nobili Donne la di lui Figliuola, gravida allora del Marito Arminio. Queilo fatto, e le tante grida d’Arminio, cagion furono, che prefero l’armi per lui i Cherufci, ed Inguiomero ai lui Zio paterno. Seguirono poi due combattimenti. Nel primo toccò la peggio ad Arminio ; nell’altro ebbe Cecina colle fue brigate non poca fatica a ridurli in falvo, ma dopo averne riportate molte ferite. Fu allora, che Agrippina Moglie di Germanico fece comparire l’animo fuo virile. Per la fuddettadif-grazia era corfa voce, che i Germani venivano per pattare oftil-mente nella Gallia. Impedì la valorofa Donna, che non fi gua-ftaffe il Ponte fui Reno, come volevano que’ Cittadini. Mettali ella ftefi’a alla tefta del medelìmo, graziofamente accolfe le Le- Tacitus Annal.