Anno X C11 rinforzarlo con un potente efercito . Ma che ? Lucio Majjìmo , che il Tillemont fondatamente coniettura eflere lo fletto , che Lucio Appio Norba.no Ma/Jlmo, il quale forfè governava allora la baiTa Germania , o pure una par^e della Gallia vicina , fenza afpettare alcun de’ foccorlx, che gli prometteva Domiziano , diede battaglia improvvifamente ad effo Lucio Antonio , prima che con lui iì umifero i Tedefchi. Volle anche la buona fortuna , che mentre erano alle mani , crelcefle così forte il Reno , che non poterono paffare i Tedefchi. Rimafe Sconfìtto ed uccifo Antonio , eia fua tetta fu inviata a Roma in teflimonianza della vittoria : il che rifparmiò a Domiziano gl’incomodi di continuar quella Spedizione. Plutarco (a) , e Suetonio ( b ) narrano , che nel giorno fletto , in cui fu (a) Piutav-data quella battaglia , un’ Aquila pofandolì in Roma fopra una p' Statua di Domiziano, fece delle grida d’allegria -, e paifando tal (b) Suste». voce d’ uno in altro , nel medefimo giorno fi divulgò per tutta Ro-™ Dritta. ma , che Lucio Antonio era llato interamente disfatto : ed alcuni r‘°'ca2' * giunfero fino a dire d’ aver veduta la fua tetta recifa dal buffo. Prefe tal piede quella diceria, che gran parte de’ Magiflrati corfero a far de’ fagrifizj in rendimento di grazie. Ma cominciando- li a cercare , chi avea portata quefla nuova , niuno fi trovò, ed ognun rimafe confulo . Domiziano , che era in viaggio, ricevette dipoi i corrieri della vittoria , e fi verificò eflere la medefìma Succeduta nel giorno medeiìmo , in cui Se ne Sparfe in Roma la fal-fa voce . All’ Anno prefente attribuifce Eufebio (c) 1’ editto di Do- (c ) Eufeb. iniziano contro le vigne, (d) Trovatoli, che v’era fiata molta ab-^hrcaic. bondanza di vino , poca di grano , s’immaginò Domiziano , che la troppa quantità delle viti cagion folle , che fi trafcurafle la coltura »