Anno X L I. Armenia , e gli rendè i Tuoi Stati. Richiamò ancora dal loro eiì- Iio a Roma Agrippina , e Giulia Livi ila , che Caligola lor fratel- lo avea relegate nell’ Ifola di Ponza . In i'omma sì fatte lodevoli azioni fui principio acquiilarono a Claudio 1’ amore d’ ognuno , ilu-pendofi probabilmente tutti , come un uomo creduto da nulla , e ilolido in addietro , comparile ora con sì diveda diviia , e fapef-fe correggere con sì buon garbo gl’ innumerabili difordini, introdotti da i due precedenti Augulli , e con tanta amorevolezza e giuftizia fi foiTe accinto al pubblico governo . Anno di C R I s T o xlii. Indizione XV. di Pietro Apostolo Papa 14. di Tiberio Claudio Figlio di Drufo, Im-peradore 2. ìTiberioClaudioGermanico Augusto Confoli < per la feconda volta , ( Gaio Cecina Largo. NEll’ ultimo di Febbraio Claudio Augujlo fi fpogliò della dignità Confolare „ per ornarne non ii sa bene chi . Ha creduto taluno , che gli fuccedeiTe Gaio Vibio Crifpo , ma giocando acl indovinare. Nelle Calende di Gennaio ( a ) eflb Claudio Au- (a) Dioico gullo Confole fece ben giurare da i Senatori 1’ oifervanza delle Leggi d’ Auguilo , e la giurò egli ileiTo; ma non pretefe, nè permiiè un fimiie giuramento per quelle , ch’egli faceffe . S’ erano già ribellati i Popoli della Mauritania per la morte data da Caligola a Tolomeo Re loro . In quell’ Anno rimafero effi fconfitti da Sueto-nio Paolino , che s’ inoltrò fino al Monte Atlante , e faccheggiò quelle contrade . Due altre rotte lor diede dipoi Ofidio Geta , di maniera che pofate le armi quel paefe tornò tutto all’ ubbidienza di Roma . Claudio per tali vittorie prefe il titolo d’ Imperadore per la terza volta ; poiché il merito delle vittorie fi attribuiva fempre al Generaliilìmo delle Milizie Romane ( tali erano allora gl’ Imperadori ), e non già a gli Uiìziali fubalterni . Patì in quell’ Anno (¿) Roma gran fame . Claudio Auguilo non mancò al fuo dovere per provvedere al bifogno . E perciocché Roma fi tro- cap. 20. vava fenza Porto in fua vicinanza, nè le navi nel tempo di verno ofavano portar grani alla Città , Claudio imprefe a formarne uno Tomo I. P di.