ty6 À N -N A 1 ì dì t alia; (a) EufebìH! bio [a], citando in prova di ciò la Storia di Brutio Pagano . O ila %CHifiUEc Perchè ilCriftianetimo era confiderato, come una Setta di Filofo-cief. lib. fia , o pure perchè Senecione , e Rurtico amendue Filofofì, ucciiì, come dicemmo, nell’Anno precedente [ fe pur non fu nel prefen-te ] irritaifero non poco 1’ animo beftiaie e timido di Domiziano : certo è , eh’ egli cacciò di Roma tutti i profeifori della Filofofia circa quelli tempi, non potendo egli probabilmente fofferir coloro 9 da" quali ben s’immaginava , che erano condennate le fue malvagie azioni . E che ciò fuccedeffe nell’ Anno prefente , lo fcrive il (b) Eufeb. mentovato Eufebio[£]. Però Filoftrato notò [ c] , che molti d’ ef-(c?rS'-fi Filofoiì fe ne fuggirono nelle Gallie, ed altri ne i deferti della Jhrat. in a- Scitia , e della Libia . Dion Grifojlomo , uomo intigne , fe ne andò pollo», i. 8.nejpae^e ¿e’Goti. Epìtetto , celebre Stoico, fu anch’egli obbligarci ) Tacitili to a ritirarti fuori di Roma. Amaramente ti duol Tacito [ d ] di i”™aCagr,~queflo crudele editto di Domiziano , perchè fu un bandire da Roso,«. cap... ^ fapienza, ed ogni buono iludio, acciocché non vi rimaneife ftu- dio delie virtù, e vi trionfaife folamente la difoneftà con gli altri (e) Dio 1.67 Yizj. Pare , che a quell’ Anno appartenga , fecondo Dione [e] , la morte di Aàlio Glabrione , che fu Confole l’Anno 91. fatto uccidere da Domiziano . Epafrodito già potente Liberto di Nerone , lungamente avea goduto gran fortuna anche nella Corte di Domi- (f) Sueton ziano , fervendolo per Segretario de'Memoriali. (/ ) Fu mandato in nomiti a- jn efilio , e condennato ora folamente a morte , perchè avea aiuta-meaj). 14. ]\Jerone a darti la morte , in vece d’impedirlo : il che fu fatto da Domiziano, per atterrire i fuoi domeihei Liberti, acciocché non ardiifero mai di far lo rtefib con lui. Forfè ancora è da riferire airAnno prefente, o più torto al feguente, quanto avvenne Ì%)Dìoib. per attefìato di Dione (g) a Giuvenio Celfo , creduto da alcuni Publio Giuuenr^io Celfo, che fu poi Pretore fotto Traiano, Confole fotto Adriano, e celebre Giuriscpnfulto di que’tempi. Fu egli ac-cufato di aver cofpirato corìtradi Domiziano . Prima che fi venifle nel Senato alle prove , fece iftanza di parlare all’ imperadore, perchè avea cofe rilevanti da dirgli. Ottenuta la permifìlone , quello accorto uomo fe gli gittò ginocchioni davanti , come per adorar- lo ; gli diede cento volte il titolo di Signore , e di Dio ; proteftò di eflere innocente y ma che fe gli volea dare un po’di tempo, iapreb-he ben pefeare , ed indicargli chiunque avea mal animo contra di lui. Fu licenziato , ed egli dipoi andò tanto tirando innanzi con varj futterfugj lenza rivelar alcuno, che arrivò la morte di Domi-zid.no , per cui iìcuro poi fe ne vifie . Abbiamo dal medeiìmo Dio-