3» annali d’ Italia. gioni, che malconce ritornavano dal fuddetto fatto d’armi, con far medicarei feriti ,e donar veili a chi avean perdute le fue. Riferita a Tiberio quella gloriofa azione d’Agrippina, Siccome egli odiava la ilirpe d’ Agrippa, e il fuo pafcolo era la diffidenza , ne fece doglianze nel Senato, con efporrel’indecenza, che una Donna fi ufurpafle l’ufizio de’Generali, e de i Legati, ed accufandola di mire più alte , per efaltare il Marito , e il figliuolo Caligola. Nè mancò il favorito Seiano di maggiormente fomentar in Tiberio sì fatte gelofie. Meno è da credere , che non faceffe Livia Auguila, folitaamirar di mal occhio Germanico, e più la di lui Moglie, fecondo lo llil delle femmine. Corfero dipoi gran pericolo di reflar affogate nell’acque due Legioni, comandare da Publio Vitellio. Segimero fratello di Segelle col figliuolo fi rendè a i Romani ; e con quelli , poco per altro fortunati avvenimenti, ebbe fine la campagna dell’Anno prefente . Pagò appunto in quell’Anno Tiberio il pingue legato, lalciaro da Auguilo al Popolo Romano. A {j\)Dìol.s6. ciò fare fu Spinto da una pungente burla, (a ) Nel paffaie perla piazza un cadavero , portato alla fepoltura , accollatofi alle orecchie del morto un buffone , in baffa voce gli diffe , o pur finfe di dire alcune parole . Interrogato poi da gli amici , nfpofe, di avergli ordinato d’avvertire Auguilo della non per anche efeguita Sua tellamentaria volontà. Le Spie ne rapportarono tollo 1’avvifo a Tiberio, il quale non tardò a pagare il Legato , con far poco appretto morire 1’ autor della burla, dicendo, ch’egli fletto portereb- (b) Panvin. be più pretto ad Auguilo le nuove di quello Mondo. (¿) PrefeTi-Sianchin. berio in quell’ Anno nel dì io. di Marzo il titolo di Pontefice Mafia Anaflaf. fimo . Anno di Cristo xvi. Indizione, iv. di Tiberio Imperadore 3. Confoli -f ^1 T 0 Statilio Sisenna Tauro, 1101 1 Lucio Scribonio Libone. (c \ L primo d’etti Confoli , cioè a Statilio , ho aggiunto il Pre- ,pac.7oi'Pt' A nome di Tuo , ricavandofi ciò da un’Ifcrizione riferita dal (d) Ovidius Fabretti ( c). Così ancora avea fcritto il Panvinio . Al fecondo, li) TriflPl^ cioè a Libone fu fuflituito nelle Calende di Luglio Publio Pompo- (e) Tadtus nio Grecino, come conila dall’ Ifcrizione fuddetta, e dal Poeta O-AnnzL 1 2 / ¿\ % jn Germania (e) al Fiume Weffer due fatti d’armi fe- cap. p. 6* Jeq. > ' N '