Anno XLII.
tettarne affaiffimi tracciati e divorati. Diede anche da ridere .
1’ aver egli fatto levar l’infenfata Statua d’ Augnilo dall’Anfiteatro, acciocché non vedede tante dragi, e non conveniile ogni volta coprirla , quando egli vivente non avea Scrupolo di guatarle sì fpeilo , e di prenderne tanto diletto. Certamente fu creduto , che avvezzatofi in queda maniera al Sangue umano, diveniffe poi sì facile a fpargerlo co’Suoi ingiudi decreti , da che lo Spingevano al mal fare P iniqua Moglie, e i fuoi perverfi Servitori di Corte .
La prima Sua ingiudizia, che cominciò a far grande Strepito , fu la morte di Appio, o fia Gaio Silano , uno de’più illuftri e filmati Senatori di Roma , e tenuto in gran conto , ed amato da Claudio dello , perché ( a) Padrigno di Meffaiina fua Moglie , avendo (a) Suem* SpoSata Domizia Lepida , Madre d’ eilà Meffaiina » L perciocché ™ cl*udl°-fi sa, che Claudio avea già fatti fieguir gli SponSali fra Ottavia Seneca in Figliuola fua e di Meflalina, e Lucio Silano, s’è creduto , eh e, Apocoi. quello Lucio Silano fofle nato dal medefimo Appio Silano, e da Giulia Nipote d’ Auguflo , fua prima Moglie. Quelli sì flretti legami di parentela non trattennero 1’ infame Meffaiina dal tentar Appio Silano d’adulterio . Il non aver egli voluto confentire , fu un grave delitto , a punir il quale Meffaiina e Narcifo fi Servirono della feguente furberia. (¿) Entrò una mattina per tempo(b) Suetony Narcifo nella camera di Claudio, che tuttavia dimorava in letto* i ’ colla Moglie ; e facendo lo Spaventato e il tremante, gli raccontò di aver veduto in fogno lo flefl’o Imperadore , ucciiò per mano del Sopraddetto Appio. Saltò su allora Meffaiina , e calcò la mano con dire, aver anch’ella nelle notti addietro più volte con orrore fognato un sì orrendo fpettacolo . Nello iteiTo tempo vien buffato all’ ufeio , ed è Appio Silano, che Meffaiina e Narcifo d’accordo aveano fatto venire a quell’ ora. Non occorfe di più. Claudio , a cui in materia di fofbetn le biche pareano montagne , diede todo ordine, che gli fofle levata la vita , e P ordine fu eseguito . Portò lo de ffo Claudio al Senato queda bella nuova, come liberato da un gran pericolo, e molto ringraziò il fuo Liberto Naroilo , che anche fognando vegliava così bene per la vita del fuo Padrone. Somiglianti foghe di io Spetti e timori fecero, che Claudio in altre occafioni toglieffe dal Mondo altre perSone innocenti con Subitaneo furore -, ed accadde talvolta ( cotanto era dupido),che dopo aver fatto morir taluno , come tornato in sè ne dimandava conto, credendolo vivo. Dettogli, che per ordi-
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