42.8 Annali d’ Italia. nel mangiare e nel veftire bandì da i loro quartieri . Gran tempo era , che coilui dava a conofcere il Suo genio di fignoreggiare ; altro non facendo , che dir male di Marco Aurelio , chiamandolo una vecchiarella FilofofeiTa , e di Lucio Vero , appellandolo uno fciocco luifuriofo . Derideva le loro azioni, non fltimava le loro Lettere . Udivafi in ogni occaiìone compiagnere lo flato prefente della Romana Repubblica , dove più non li mirava F antica difciplina , dove il Principe lafciava andar tutto allapeggio, non galtigava i cattivi , e permetteva , che s’iugraiTaffero a difmifura i Capitani delle Guardie , e tutti i Governatori delle Provincie. Aggiugneva y che fe toccaife a lui , Saprebbe ben tagliar teile , e premiare i buoni, con altre limili bravate : dalle quali fu moflo Lucio Vero Augulto , fin quando andò in Soria , ad avvifarne Marco Aurelio , acciocché fi guardali da uomo sì pericolofo , e provvedeflé alla Sicurezza propria, e de' fuoi Figliuoli. Marco Aurelio gli rifpofe, che non trovava nella di lui lettera la grandezza d’ animo , conveniente ad un Imperadore ; elfere tale il governo fuo, che non avea da paventar rivoluzioni ; e che quando altramente doveffe eifere , il delfino non fi potea Schivare ; nè poterli condennare un uomo, che non era acculato da alcuno ; e però che Calilo dicelìe quel, che voleflé, perchè eflendo uomo di gran valore , buon Capitano , e Severo, egli era utile alla Repubblica , nè gli fi dovea recar nocumento . Terminava poi la Sua riSpofta con quelle belle parole : Quanto al praccurare la falve^a de’ mìei Figliuoli , avrò più caro di vederli perir tutti , quando CaJJio meriti d ejjere amato più che ejji, e quando importi più alla Repubblica la vita di CaJJio , che la loro. Ma eccoti che nell’ Aprile di quell’ Anno il medefimo CaJJio fi ribellò , alfunSe il titolo d’Imperadore, e creò Prefetto del Pretorio colui, che gli miSe addolio il manto Imperiale . Dicono , eh’ egli con lettere finte facelfe credere morto Marco Aurelio, e per confolar i foldati, gli delle il nome di Divo. Altri giunfero a fcri- (a) Diai.’i. vere, che Faujlina Augujla (a) era d’accordo con lui, perchè vedendo il Marito mal Sano, avrebbe poi SpoSato eifo Caffio : frottola a mio credere inventata da gli oziofi , e Smentita dalle lettere della medefima Faullina, che Son riferite dallo Storico Vulcazio (b) Vtìlcat. Gallicano ( b ) . Imperocché ella, udita la'ribellion di Caifio , fe- Caffio*1*0 condo F efempio di Faullina feniore fua Madre riferito di fopra , accefe il Marito a punir coStui e i complici, rappreSentandogli, che Se in tal caSo non laSciava in diSparte la Sua troppa clemenza, e non