Annali d’ Italia: (a) Capitoì. dorè tornando dalia Soria ( a ) , un brutto regalo fece alla Patria; ’"Lucio Fè-coi conciLir feco la Pelle . Era eiTa inforta, chi dicea nell’ Etiopia, Lacìan. de chi nell’ Egitto, e chi nel paefe de’ Parti. Attaccatafi poi alle mi* Confcrib. ijzie Romane , ed entrata nella Corte di Lucio Vero , dapertutto, Ammianut dove egli paifava , lafciava la micidial infezione fecondo il fuo co-Lib. . fiume , di modo che cominciò a fentiriì terribilmente anche in Ro-$/L°7^8>a -Si andò poi a poco a poco dilatando per l’Italia , e per la Gal-lia fino al Reno , facendo incredibile ilrage , per tutti i paeiì, du- (c) Capitoì* rando anche più anni . Paolo Orofio( b ) fcrive , che rimafero pri-aJmììo° ve ^ agricoltori le campagne , fpopolate le Città e Cailella , e crebbero i bofchi e le fpine in varie contrade , perchè prive d’abitatori . Così feroce fi provò eifa in Roma ( c ) , che i cadaveri de’ poveri fi mandavano fuori in carrette a feppellire , e mancarono di vita molti illullri perfonaggi , a i più degni de’quali Marco Aurelio fece innalzar delle Statue . Anno di Cristo clxviii. Indizione vi. di Sotere Papa 7. di Marco Aurelio Imperadore 8, di Lucio Vero Imperadore 8. r cv i Aproniano, ono1 ILucio Vettio Paolo. TUtti gli antichi Falli ci danno Confoli fotto quell’Anno Aproniano , e Paolo . Par ben difficile , che tutti li fieno in-,'d) Panvìn. gannati. Una fola ifcrizione riferita dal Panvinio ( d ), e dal Gru-inFaJl.Conf tero , ci dà Confoli Lucio Vettio Paolo , e Tito Giunio Montano . Ma verifìmilmente un Aproniano farà llato Confole ordinario con Paolo , ed a lui o per morte , oper fullituzione farà Succeduto Montano , parendo poco probabile , che Montano foife lo fleffo che A-proniano . Già inclinato al luffo , e a tutti gli sfoggi della fenìualità (e) Capitoì. Lucio Vero Augnilo (¿) , maggiormente da che fi fu allontanato Luc‘° Ve~ da gli occhi del Fratello Imperadore, s’era abbandonato , ficcome di lopra accennammo , ad ogni forta di piaceri , anche più abbo-minevoli , deludendo l’intenzion del Fratello ileflo , che l’aveva inviato là, per ifperanza, che le fatiche militari il guarirebbono i fperanza vana , come li conobbe da gli effetti. Ritornato che fui’ Auguflo giovane a Roma , andava egli bensì Alquanto ritenuto , per nafcondere i fuoi Vizj al faggio Imperadore Marco Aurelio , ma