46 Annali d’Ital i'a. bsrtà della fua Patria contro a i Romani -, ma avendola poi voluto egli ilefTo opprimere , fu in queil’ Anno uccifo da i Tuoi, in età di foli trentafette anni di vita. Per un decreto d’ Auguito era già (lato proibito in Roma 1’ efercizio della Religione Egiziana con tutte le Tue cerimonie ; ma feppe effa mantenerli quivi ad onta della Leg^e fino al prefente Anno . Un’ iniquità commeiTa da que’ fallì Sacerdoti , coll’ ingannare Paolina , lavia e nobiliffima Dama Romana, e darla per danari in preda a Decio Mondo , giovane perduto dietro a lei , con farle credere , che di lei foiìe innamorato il falfo Dio Anubi , ficcome dif- (a) Jofeph.tufamente narra Giufeppe Storico (a) , diede anfa al Senato di e-ife'nf;r,liar ^ta^a ^ culto d’ liìde , di Oiìride , e de gli altri Dii d’ (b) Tadtus Egitto (¿) . Comandò in oltre Tiberio, che li atterrale il Tem-lib. 2. c. 8y. pio d’IliJe , e fi gittaiTe nel Tevere la fua ftatua . La medefima \n Tibcr'w'1' ^d'avventura toccò a i Giudei ( c ) , ch3 in gran numero abitavano cap. sp. allora in Roma , a cagion di una baratteria , ufata da alcuni im- pollori di quella Nazione a Fulvia , nobile Dama Romana , che avea abbracciata la loro Religione ; avendo e ili convertito in ufo proprio 1’ oro e le velli riccue , dalla medefima inviate a Gerufa-lemme , affinché ferviflero in onore del Tempio . Scelfero i Con-foli quattromila giovani d’ellì Giudei di razza libertina , e per forza arrolati li mandarono in Sardegna , a far guerra a i ladri ed aflaflini di quell’ lfola , fenza metterai penfiero , fe quivi avefle-ro da perire per 1' ària , che in que’ tempi veniva creduta maligna e mortifera . Il rimanente de’ Giudei fa cacciato di Roma , e difperfo in varie Provincie . Vonone già Re de’ Parti , volendo in quelli tempi fuggir dalla Cilicia , prefo da Vibio Frontone , fi trovò poi da un Soldato privato di vita . Per mettere freno all’ (d) Jbidtm impudicizia delle Matrone Romane (¿/) , che ogni dì piùandava c*p- 35- crefcendo in Roma , Città piena di luffo e di gente , a cui poca paura faceano i falli Da del Paganefimo , fu con pubblico editto importa la pena dell’ eiilio alle Figliuole , N.pori , e Vedove de’ Cavalieri Romani, che cadellero in quello delitto . Anno