Anno XXII. Era cresciuto in ecceffo(a)il luffo nelle Nozze, ne’conviti, e (a ) Tacitas per altri capi nella Città di Roma, fenza far più cafo delle Leggihb' 3- c- ss-e Prammatiche, pubblicate da Augullo, e prima d’Augullo: il che s’era tirato dietro l’aumento de i prezzi delle robe e de i viveri. Fu propollo in Senato di rimediar di difordine col moderar le fpefe . Ma una Lettera di Tiberio, che ne accennava le difficul-tà, diftruffe tutta la buona intenzion degli Edili. Tacito nota, che fi continuò in sì fatto fcialacquamento fino a i tempi di Vefpa-fiano Imperadore, fotto cui cominciarono i Romani a darfi alla parfimonia , non già per qualche Legge o comandamento del Principe , ma perchè così facea lo ileffo Auguito : tanto può a regolare e lregolare i coftumi l’efempio de’Regnanti. In quell’ Anno ancora Tiberio fcriife al Senato , chiedendo la Podeftà Tribunizia per Drufo Cefare fuo Figliuolo, a fine di coilituirlo in tal maniera compagno fuo nell’ autorità , e metterlo in illato d’eifere fuo fuc-ceffore nell’imperio. Fu prontamente ubbidito, e con giunte di novità all’ onore : al che nondimeno Tiberio non conienti. Veg-gonfi Medaglie ( b ) di Drufo , nelle quali è efpreiTa quella Podeilà. (b) Medio-, Motivo di lungo e tediofo efame diedero dipoi al Senato gli afilli tarh.in Padelle Città Greche tanto in Europa, che in Afia. Ogni Tempio””^*’ Im^r‘ era divenuto un ficuro rifugio d’impunità ad ogni Schiavo fuggitivo , ad ogni debitore, e a chiunque era in fofpetto di delitti capitali. Furono citate quelle Città a produrre i lor Privilegj. Si trovò per la maggior parte infuilìilente in effe il diritto dell’ afilo; e però fu moderato quell’ ecceffo . Infermatali intanto' gravemente Livia Auguila, conobbe Tiberio fuo figliuolo la necelfità ditor-narfene per vifitarla. Gareggiarono a più non poffo i Senatori , per inventar cadauno pubbliche dimoilrazioni del loro affanno per vita sì cara, e della coman premura per la di lei-fallite : iludian-dofi di placare gl’infenfati loro Dii. Andò tanto innanzi la vili/lima loro adulazione, che llomacò lo ileffo Tiberio, in guifa che ebbe a dire più volte in ufeir dalla Curia: Oh, che gente inclinata alla fervila ! Nè a lui piaceano tanti sfoggi di ilima verfo fua Madre , ficcome maggiore incentivo alla di lei natia fuperbia e voglia di dominare. Continuavano tuttavia le turbolenze dell’Affrica . Tacfarinate ribello era giunto a tale alterigia, che fpediti fuoi Ambafciadori a Tiberio , gli avea chieito per sè e per l’efercito fuo un determinato paefe da iìgnoreggiare : minacciando non efaudito una fieriiìima guerra. Per quella ardita dimanda fumò di collera Tiberio , e mandò ordine a Blefo Proconfole di tirar colle buone G 2 all’ m