A* N N O XIII. 19 Anno di C R I s T o xm. Indizione I. di Cesare Augusto Imperadore 57. r rr T Gaio Sino, lLucio Munazio Planco. DI dieci in dieci anni ', o pure di cinque in dieci , il faggio Augufto folevafarfi confermare dal Senato e Popolo Romano F autorità , eh’ egli avea di reggere la Repubblica come fuo Capo , e di comandar le Armate , efercitando la Podeftà Tribunizia e Proconfolare . Con quello incenfo ,'e con queft’atto di fommef-fione , quali che il fuo comandare folTe un’ arbitraria conceffion de’ Romani , egli continuava a far da Padrone , tutti a lui fervendo , quando egli inoltrava d’ eiTere dipendente e fervo d’ ognuno . Nè già egli dimandava la conferma di tali prerogative. Il Senato llef- lo quegli era , che pregava , e quali forzava lui ad accettar il pe- lo del comando . Non mancavano inlìnuazioni di così fare ; ed anche fenza inlìnuazioni ciafcun defiderava di farli merito con lui. Si mutò nel profeguimento de’ tempi la loltanza delle cofe : tuttavia 1’ efempio d’ Augufto fervi a far continuare l’ufo de’ Quinquennali , Decennali, Vicennali, e Tricennali de gl’Imperadori Romani, folennizzandolì con gran fefta, cioè con Giuochi pubblici, e Sagrifizj il Quinto , il Decimo , Vigefimo , e Trigelimo Anno del .loro Imperio , con ringraziar gl’ lddii della vita loro conceduta , e pregar felicità e lunghezza al refto del loro vivere , quand’ anche erano cattivi . Nell’ Anno prelente ( a ) fu prorogato ad Augu- (a) Ito per altri dieci altri anni a venire il governo della Repubblica ; e bench’ egli'li moftrafTe renitente alla loro amorevole offerta , pure fi fottomile a tali iftanze. Prorogò egli la Podeftà Tribunizia a Tiberio -, e a Drufo figliuolo d’effo Tiberio concedette la licenza di chiedere fra tre anni il Confolato, anche fenza avere efercita-ta la Pretura. Intanto perchè l’inoltrata fua età , e gl’incomodi della falute non gli permettevano più di andare al Senato , fe non rariffime volte , dimandò di poter avere venti Senatori per fuoi Configlieri ( ne tenea quindici ne gli anni addietro ) e fu fatto un pubblico Decreto , che qualunque determinazione , eh’ egli facefTe da lì innanzi infieme co i fuddetti Configlieri', e co i Confoli reggenti , e difegnati, e co’ fuoi Figliuolo e Nipoti , folle valida , come-fe folle emanata dall’ intero Senato . In vigore di quefto Decreto j