Anno L V. tutto raunava danaro , creduto il più potente amico nelle occorrenze. Seppelo Nerone; le levò le due Guardie de’Pretoriani e Germani ; la fece anche paifare dal Palazzo Imperiale ad abitare in quello di Antonia fua Avola per tenerla lontana da sè . Por-tavali talvolta a vietarla , ma fempre attorniato da molti Centurioni, e dopo un breve complimento fe n’ andava . Allora comparve , a che vicende fia fuggetta l’umana potenza, e quanto fragile e vana ita la grandezza de’mortali. Quella dianzi tanto venerata e temuta Donna fi trovò in ifola; niun più andava a vietarla , a riferva di poche femmine ; ognun fuggiva d’incontrarla , di parlarle , di moftrarfene parziale . A quello arrivò la fmo-derata ambizion d’Agrippina ; e pure non finì qui la fua depref-fione. Gamia Silana, nobiliffima Dama, già amica fua, e poi gravemente difguilata pel Matrimonio di Sello Africano, concertato da lei, e irailornato da Agrippina, prefe ad accufarla, e fece paifar all’ orecchio di Nerone per mezzo di Paride Commediante , che la Madre era dietro a volere fpofar Rubellio Plauto , per via di femmine difcendente da Auguilo , con difegno di Sconvolgere poi lo Stato . Palfata la mezza notte corfe Paride a far quella relazione a Nerone , il quale fi trovava allora fecondo il folito ubbriaco . Il primo ed unico penfiero dell’ infuriato Auguilo fu quello di uccider la Madre , e Plauto, e di levar la carica di Prefetto del Pretorio a Burro, fofpettandolo d’accordo con Agrippina, da cui egli riconofceva la fua fortuna . Seneca chiamato al rumore , il pacificò per conto di Burro, attellandone l’onoratezza . Accorfe anche Burro, e promife di torre la vita ad Agrippina, fe fi recavano prove dell’ accufa , inoltrando poi la necelfità d* afcoltar lei ancora. Fatto giorno , i Minillri andarono ad intimarle 1’accufa,. e a rivelarle gli accufatori. Agrippina rifpofe , col non peranche depollo orgoglio , e dimandò di poter parlare al Figliuolo : il che non le fu negato . Parlò in maniera , che il ralfe-renò, e polcia andò il galtigo a cadere fopra 1’ accufatrice Silana, che lu relegata , e fopra alcuni altri complici di lei. Ottenne ella ancora de i polli per alcuni fuoi favoriti , Un’ altra accufa in quelli tempi venne in campo contra del fuddetto Burro, e di Fallante Liberto da noi più volte nominato, imputati di voler portare all’imperio Cornelio Sulla, uno de’Primati Romani. Si difelero in maniera, che folamente Peto l’accufatore ne portò la pena con elfere relegato. V 2 Anno