VINETIANA LIB. V. 395 ro, & le forze alla occupatone di flati cofi male guar- 152.5 dati : nè dovere in tale cafo lo flato della Chiefa rimanere più ficuro dalle offefe, che quello della Republica ; anzi eifere conilituito in tanto maggiore pericolo, quanto che la debolezza fua lo faceva più opportuno all’ ingiuria; nè dovere a tali penfieri, & operationi mancare varie apparenze d’honeita cagione di guerra, principalmente per la lega fatta dal Pontefice co i Francefi, la L*ga de/ quale effendo venuta a notitia de gli Imperiali, havevano apertamente dimoflrato eifere fiata loro tanto piùmolefla, moUfla a quanto che era fucceffa contra ogni loro opinione. Ricor- *! davano, non convenirfi ad un Prencipe favio lo ilare a dif-cretione , & alla volontà d’ altri, maffime di perfone potenti , Se mal fodisfatte, potendo armarti , Se dipendere da fe fleffo , Se dalle proprie lue forze. Et veramente gli liuomini più periti iilimavano cola molto più facile l’unire infieme i Prencipi Italiani, Se uniti poterti difendere } contra la forza de gli Imperiali, quando il Pontefice ha- «">»*' *•' veffe voluto dichiarirfi capo, & auttore di tale unione; pe- nlluilf, roche i Fiorentini feguivano fempre 1’ auttorità, & i co-mandamenti di lui, Se hora per Francefco Vettori man- raffe^o. dato a Roma per quello effetto, gli havevano particolarmente lignificata la loro volontà, Se prontezza di difenderti, per eccitarlo a prendere la difefa commune . L’iftef-fo prontamente haverebbe fatto il Duca di Ferrara, per V)uCM zelo del fuo flato , & per levarti dalla contumacia , nel- f*™* la quale era con la Chiefa; del quale fuo animo eranti f già veduti efpreffi fegni , havendo egli mandato perfona efpreifa a Roma , iubito dopò la nuova della rotta del fio. campo Francefe , ad offerire al Pontefice ducento e cinquanta huomini d’arme, Se quattrocento cavalli leggieri, & tutte le fue forze per la difefa della Sede Apoftolica, tal. Se per la falute d’ Italia . Ma dall’ auttorità , Se unione tri Premiai di quelli non haverebbono potuto , nè voluto gli altri Prencipi minori fepararti ; con le forze de’ quali infieme y f unite prometteva il Duca d’Urbino collantemente di do- Duca d’ Ur-vere difendere gli ilati di tutti . Contideravati eifere i Ce- hiHt-H. Parma. Tom.I. C c farei