ioé Annali d’ It alia. fpiravano , chi per vendetta del paffato , chi per impazienza del mal prefente , echi per timore di peggio nell’avvenire, che la Terra foffe oramai liberata da quello moltro . Ma niuno ofava. I foldati Pretoriani, cioè delle guardie , graffo corpo di gente avvezza all’armi, ed affezionata a Caligola perle frequenti Tue liberalità , faceano venir meno il coraggio a chiunque aveffe voluto tentare contro la vita di lui. Contuttociò non mancarono per-fone , che per proprj riguardi, e per compaffione del Pubblico , il quale andava di male in peggio , cominciarono a tramar delle congiure . I principali e più coraggioh furono CaJJìo Cherea, e Marco Atinio Minuciano. Era il primo uno de’Tribuni, cioè de’primi Ufiziali delle Compagnie Pretoriane, uomo di petto , e di probità tale , che deteflava le crudeltà e pazzie tutte di Gaio,- dotato anche di molta prudenza e cautela, e però atto ad ogni grande imprefa. Caligola, perch’egli avea poche parole, e parlava con voce languida , il teneva per un effeminato , beffandolo anche be-nefpeffo come un dappoco, e dato folo alla fenfuahtà: di modo che qualor Cherea andava a prendere il nome per la guardia - ora gli dava quel di Priapo, o di Cupido, ora quel di Venere , ed altri limili: del che ti offefe molto Cherea. E buon per lui, che sì vii concetto avea del fuo merito Caligola ; perciocché dicono , che gli era flato ultimamente predetto, che farebbe ammazzato da un Caflio , come fu ancora Giulio Celare : il che fu cagione , eh’ {aJDìol.fp. egli richiamò a Roma Caffio Longino Proconfole dell’ Alia ( a ) , Suetomus dffeendente da Caflio uccifor di Celare , con ordine ancora d’ucci-