Annali d’ Italia? mente in-quell* Anno , che verifìmilmente gli era flato predetto come F ultimo di fua vita , non fapea dove ilare : tanta era la fua inquietudine e paura , tanti i fuoi fofpetti contra ancora de3 tuoi più cari e familiari . A tutti perciò parlava brufco , tutti mirava con aria minaccievole . Avvenne in oltre , che per otto continui meli caddero di molti fulmini, uno fopra il Campidoglio rifabbricato da lui , un altro nel Palazzo Imperiale , e nella fua ileffa camera , un altro fopra il Tempio della Famiglia Flavia , e un altro guaito l’Ifcrizione, polla ad una Statua trionfale di lui, roventandola in un monumento vicino. Il Popolo fuperlliziofo di Roma , e più de gli altri Domiziano , farea mente a tutti quelli naturali avvenimenti , e ad altri , eh’ io tralafcio , credendoli fegni d’imminente difavventura . Nulla nondimeno atterrì cotanto quello infa) DìoI.67. degno Imperadore ( a ) , quanto un certo Strologo appellato Afcle-tarione , che avea predetta la di lui morte . Prelb coilui , e condotto alla prefenza di Domiziano, confelsò d’averlo detto, Sai tu , diffe allora Domiziano , cofa abbia da intervenire a te in que-Jlo giorno ? Signor sì , rifpofe allora lo Strologo , il mio corpo ha. da ejjere mangiato da i cani . Ordinò tollo Domiziano , che coilui foiìe giufliziato , ed immantenente bruciato il corpo fuo . Ma appena mezzo abbruilolito , fi fvegliò una dirotta pioggia, che eilin-fe il fuoco , e coilrinfe la gente a ritirarli, lìcchè poterono i cani accorrere , e far buon convito di quel rollo . Portatane poi lanuo- (b) Suetcn. va a Domiziano , oh allora sì che fmaniò per la paura . ( b ) Più ^Ì)"' fortunato un certo Largino Proclo , Arufpice , che in Germania avea predetto , dover feguire nel dì 18. di Settembre gran muta-(0 Die ik. zione di cofe , anzi chiaramente , fecondo Dione ( c) , avea accennata la morte di Domiziano . Mandato perciò a Roma in catene ne gli ultimi tempi d’ effo Imperadore , fu condennato a perdere la tella dopo il fuddetto giorno , fupponendoii , che falfa avelie da riufcire la di lui predizione . Ma verificatali quella , egli rellò fal-vo, e fu anche ben regalato da Nerva . Vanissima Arte è la Strologia ; ma Dio per fuoi occulti giu-dizj può permettere , che i fuoi profeiTori , per lo più fallaciffimi, talvolta-arrivino a colpire nel fegno . Ma intanto è da olfervare , che quell’Arte ingannatrice , piuttollo che predire la morte di Domiziano , fu effa cagione della morte medelima , di maniera che fors’egli farebbe fopravvivuto molto, fe non le avelie preilato fede. Imperciocché, lìccome abbiam detto , effendoli conficcata nel di lui animo la credenza di dover eifere ammazzato un dì , fervi elfa a lui