In un Libro intitolato Apoteoji Muratoriana, o fio. monumento per la Dottrina, Pietà , e Religione del Propoflo Lodovico Muratori &c. del quale fa menzione il Giornalifta ai Venezia al num. 37. per il dì 11. di Settembre 1751. nella data di Modena. Abbiamo noi ilimato di riferir detta Lettera in quella Prefazione , e 1’ abbiamo copiata fecondo quella, che conferva!} tra i Manofcritti della celebre Biblioteca Cafanatenfe, ed è la feguente. » Con tutta raffegnazione ed umiliazione fento dalle comuni vo-» ci, quanto dalla S. V. fiali detto di me nella fua Lettera alPIn-» quiiitore Generale di Spagna : e dalle voci non folo , ma dalle » llelTe parole della S. V. a me riferite fento, che l’una mano ha » fparfo fulmini , e nondimeno dall’ altra fono ufeiti raggi di forn-» ma Clemenza . Con tutto ciò non lafcio di trovarmi in una eftre-» ma confulìone , anzi defecazione, perchè durerà in eterno 1’ O-» racolo per me funello : nè li potrà levar di mente a i prefenti, » e a’ polleri, che io fenza condanna formale fia flato condenna-» to, e che fi poflano credere maggiori ancora di quel che fono i » falli , e demeriti miei . In quella troppo i'enfibile mia disavven->♦ tura io non provo altro follievo fe non la certezza , che du-y> rino tuttavia le vifcere paterne di V. S. verfo quello fuo fventu-» rato figlio . Animato dunque da tal fiducia mi fo animo di » proftrarmi a’fuoi Santi Piedi, ed implorare per grazia, che »la S. V. fi degni d’ordinare, che mi fieno indicate le cofe » degne di cenfura , acciocché io poffa ritrattarle , e col penti-» mento , e coll’ubbidienza fperare d’ottenerne il perdono. Co-» sì dalle ileffe Paterne mani, ond' è venuta la ferita , verrà » anche qualche rimedio : nè reiterò io efpollo a chi col tem-» po avelTe per me un cuore men caritativo del fuo. Muovali » la fua gran Carità 5 e quali dilli anche la Giuftizia a conce-» dere tal rilloro al mio povero nome. E qui col bacio de’Sanati Piedi, e colla più profonda Venerazione mi ralTegno . Fu fcritta quella a fua Santità dal Muratori, a cui il Sommo Pontefice rifpofe con amorevolezza indicibile , lodando l’Autore , ed alFicurandolo, che li era Egli nella fuddetta Lettera fcritta all’Inquilitore Generale di Spagna foltanto rilentito per alcune cofe, che riguardano il Temporale de’Papi -, non potendo negarli , che ne gli Annali d’Italia , principalmente dove il Muratori ebbe frequente motivo di parlare della Corte di Roma, poteva, e doveva egli con m?ggior rifpetto ragionare de’dritti , c de gli affari Civili fpettanti a quel governo, ficcome gli lteili Ami-