500 Innocenzo XII. 1691-1700. Capitolo IV. indurlo a scegliere soltanto consiglieri cattolici, avviare la conversione della principessa e l’educazione cattolica del principe elettore, perdonare ai suoi avversari, promuovere a vescovi soltanto dei sacerdoti degni, rispettare l’immunità ecclesiastica e continuare la guerra contro i turchi. Richieste in favore della Chiesa cattolica di Sassonia non vennero presentate.1 Il re eresse più tardi in Dresda una magnifica chiesa di corte cattolica e mantenne i gesuiti in Dresda e Lipsia. Personalmente egli era anche fornito di doti straordinarie. Ma Augusto era insaziabile nei piaceri e la sua vita privata stava in tale contraddizione con le esigenze del cristianesimo che non può meravigliare che la Sassonia sia rimasta paese protestante come prima. La posizione di Augusto verso la Chiesa cattolica era mutevole, a seconda che egli credeva necessario il suo appoggio. Egli ruppe nella maniera più infame le sue promesse, tanto verso gli stati generali come verso il papa.* Anche nel Palatinato le conseguenze della clausola di Rijs-wijk non corrisposero, nè ai timori dei protestanti nè alle speranze dei cattolici. La causa fu in entrambi i riguardi, la stessa: cioè che sotto la copertella degli interessi ecclesiastici si nascondevano degli interessi puramente mondani. L’acuto nunzio a Parigi Delfino lo riconobbe subito dopo la grande vittoria che di per sè rappresentava la rottura della pace di Vestfalia mediante la clausola di Rijswijk. « Assai raramente, così scriveva Delfino il 9 dicembre U>97 al cardinale segretario di stato Spada,* la politica del mondo si concilia con gli interessi della religione. Siccome la prima segue come unica norma soltanto l’egoismo, il quale cerca di volgere tutto a proprio vantaggio senza riguardo alla giustizia e precisamente a spese della religione, così ben si professa con le labbra la verità che la religione deve predominare su ogni interesse mondano, ma di fatto si pospone e si concede il primo posto all’orgoglio e a tutte le altre passioni umane ». 2 Innocenzo XII aveva tanto più sicuramente fatto assegnamento sulla tradizionale devozione della casa d'Absburgo verso la Chiesa, in quanto egli, come nunzio alla corte imperiale, aveva imparato a conoscere ed apprezzare la sincera pietà »li Leopoldo I. Fu quindi 1 Hu.TF.nRASUT, loc. cit. X ». Un altro Ziekariek nella ZeiUckrifl tur KwJMjfirV XXIV 104. * Queeto è dimostrato inconfutabilmente da II a a ile nelle * Relaxioni della nunziatura polacca in Zetltfkr. j»r Kirrhe*gf*ck. XXIV 86 té., 232 M. Ofr. anche ZriUcAr. fmr tttlru ro f>aì*rke Otteh. IV 11914) 24. • In Hiltebrandt. loc. cit. X 138.