Innocenzo XI. 107ft-l«H9. Capitolo IV. in irrotto di sottoporgli la minuta di un trattato del benedettino Aguirr«’. Gli piacque tuttavia assai più la forma popolare, facilmente comprensibile, del trottato, che il contenuto, non valutato molto da lui dal punto di vista scientifico. Spiacquero inoltre al papa le espressioni troppo aspre, che potevano far credere perfino ironica la lode per il re di Francia e la nazione francese, e che avrebbero potuto irritare anche ambienti francesi ecclesia• liticamente l»en pensanti. Il nunzio, pertanto, si dovette adope ran» perchè i passi di quel genere venissero eliminati.1 L’opera in seguito venne favorita «la Roma.* Fu pure accolta con gioì1* alla Curia la notizia, che il gesuita Tirso Gonzalez scriverebbe contro gli errori francesi.1 Anche l'inquisizione finalmente aveva proceduto »Ha condanna degli articoli del 1682, cosicché il papa potè esprimere in proposito al nunzio il 4 luglio 1683 la suu soddisfazione.4 La condanna più aspra, le tesi francesi l’ebbero in Ungheria. L’arcivescovo di Gran, Giorgio Szelepcsényi, alla testa dell’episcopato ungherese, proibì la dottrina dei quattro articoli.* Li* manifestazione ungherese fece in Francia cosi penosa impressione, che il governo ne volle una censura. Da principio Luigi XI' pensi* «li indurr«* ad una controdichiarazione l'arcivescovo di Parigi, ma il De llarlay visi mostrò scarsamente inclinato; egli non aveva |M>rdonato ancora al re lo scioglimeuto improvviso deU’assMD-bit« del clero, per il <|uale si era sentito scoperto pubblicamente. Anche al confessore «naie La Chaize non garbava immischiar»! nella faccenda.4 Con tanto più zelo se l’assunse l’arciveecovo di Rcims. Kgli teneva a riguadagnare la fiducia del re, perduta a teme molli de' dottori piti riputati in «'oUwUi unirmitì a nwlsUrio. Allo •I in data 35 aprite 16*3. iri. Analogamente nelle * ('lire del 9 maggi" e 30 giugno t«ivi. iri. 1 * « fc pano nondimeno che egli parli alle rolle ron qualche montani * e che i medesimi enrootii da lai latti del Ke rhrwt»* e della nalione Kranceac •irno muli di qualche arredine e rapaei di e«*ere interpretati per inwiri. JIVr*-|ò egli «leve lar nm Mlrauae a) l'aire), rappresentandogli quanto la Ima niefta da Itti tenuta m poro dórente della graviti della materia •. Al nuncio di Spagna in data 3J> aprile |ft*3. ivi. * * Allo *t«wM> il A » 19 novembre IftsM. ivi. C*T. D'AfiniM. /¥«» roiWru* g. l’tin. Saltuant l«3. * * Al nunat» di Hpagna U 31 m>verabre 16S3. .Va «.->*/ di loe. rii. * * Allo rtnm U 4 luglio IfcU. iri. tir. itxdtre MmWÉUU, Ja*w*inw r niftlétm» n Valiadolid l»