380 Innocenzo XI. 1676-1689. Capitolo VII. fece impartire l'Estrema Unzione. Dopoché la notte parecchi reli-giosi ebbero vegliato presso di lui, il mattino seguente egli comandò, che si chiamasse il Penitenziere maggiore, cardinale Colloredo, ¡1 fin che gli desse l’assoluzione in articulo mortis,x II malato era in piena coscienza, ma non poteva parlare più che diffìcilmente. Espresse il suo rincrescimento di non poter più ricevere gli altri cardinali; mandava loro la sua benedizione e li pregava a perdo nargli le sue mancanze. Non accettò il suggerimento del Colloredo di abolire l’odiata gabella del macinato. Simili cose, egli disse, non si potevano fare in fretta; del resto, egli lasciava la Camera apostolica in così buone condizioni, che il suo successore avrebbe potato provvedere facilmente. Poco dopo le condizioni del papa peggiorarono talmente, che il cardinale Colloredo cominciò le pre ghiere dei moribondi, a cui Innocenzo cercò di rispondere. Baciò la croce, ripetè le parole di Pio V: « Signore, aumenta i miei dolori, ma anche la mia pazienza », disse ancora qualche passo dei Salmi1 ed espresso la sua confidenza nella Passione di Cristo e nell’intercessione della Santa Vergine. Pregò altresì ancora i suoi servitori di perdonargli e si fece recitare la professione di fede. Dopo una agonia di sei ore, alla mattina del 12 agosto esalò la sua beH’anim;».* Si racconta, che alla stessa ora caddero due archi del Colosseo.* Allorché il corpo, alla cui autopsia si trovarono nei reni due grosse pietre, fu portato dal Quirinale a S. Pietro, si riversò coli», nonostante la pioggia a torrenti, una folla tale, come non s’era mai vista a memoria d’uomo. Il « lombardo » Innocenzo XI, per le sue riforme rigorose, la sua parsimonia e la sua vita costantemente ritirata, non era mai stato da vivente popolare presso i Romani e aveva raccolto molta ingratitudine e misconoscimento.* Ma ora 1 Cfr. per quanto segua • Relazione del cardinale Colloredo sulla morte 3*. che, («aminando un Memoriale del 168° al Papa /»noceiuo XI circa il governo e gli aggradi osserva: * Chi lo crederebbe ! Appena un papa dà ascolto ai lamenti incessanti sul nepotismo e l'abolisce, se ne chiede il ripristino ». Libelli triviali sono l’< • Ode satirica per la morte