27-1 Innocenzo XI. IS76-I689. Capitolo V. Ma non avendo egli comunicato per iscritto il suggerimento, il governo spaglinolo non gli dette nessuna risposta.1 Le minaccio sempre rinnovate della Francia avevano origina non tanto nella questiono del quartiere, quanto piuttosto negli affari di Colonia, che avevano acquistato importanza centrale nella politica europea. Il vecchio arcivescovo «ni elettore di Colonia, Massimiliano Enrico di Baviera, era allo complete dipendenze della Francia. Luigi XIV guidava tutta la sua azione per mozzo del decano del duomo Guglielmo von Fttrstenberg, a lui fedelmente devoto, a cui Innocenzo XI aveva conferito la porpora su pressione della Frati eia.* Il pensiero e la mira di Luigi era adesso di assicurare la sua influenza in Colonia anche per il futuro; per mezzo dell'Elettori »»gli poteva così avere una parola anche entro Pini pero. Il mezzo migliore per ciò ora naturalmente ili assicurare la successione di Colonia al suo protetto, il cardinale von Fttrstenberg. Il primo passo in questo senso ebbe successo: con un trattato del 25 maggio HìKT l’Elettore destinò il cardinale a suo coadiutore con diritto di successione. Per tal modo, però, veniva esclusa la casa Wittel-shach, che da tanto tempo teneva la smie di Colonia; quindi Massimiliano Enrico si foco dare dal cardinale von Fttrstonlierg la promessa di nominare a sua volta più tardi quale coadiutore il giovano Clemente di Baviera.* Per conservare alla questione del coadiutore almeno un’apparenza di procedimento ecclesiastico, l’elezione formale fu demandata al capitolo della cattedrale di Coloni;:. La decisione doveva avvenire il 7 gennaio HìHrt. Tanto Pini ponitore quanto Luigi XIV inviarono i loro agenti a Colonia |>er influir«' sui canonici. Nei circoli imperiali si dichiarava apertamente, che una elezione del Fttrstenberg non verreblte riconosciuta. Si temeva già una guerra generalo. In seguito a tali asserzioni Luigi XIV concentrò al confine truppe a fin di assicurare, com'egli dichiarò, la liliertà di elezione del Capitolo, ch’egli sapeva saldamente legato a si> da Ali d’oro. A questo punto, principi tedeschi pregarono il papa d'interdire l’elezione.4 Innocenzo XI naturalmente dovette prender posizione nel-l'affare. Secondo la sua abitudine, tuttavia, egli non comparve 1 * Il nuiuio «li Spagna in data S luglio 1688, .YawioJ. di Sfmfm■ 161. Archivio segreto pontificio. * * In data 2 aettvmbrv 16S6: cfr. GCaKJìaoci I 1*5. * t * l'.RIN. h'irrUoH SS a». 1 * Tanara in datai 16 novembri' 16s7. .Vautol. di IW»»m 60 \ r c ti i -rio segreto pontificio): (il dura di Oeldeni. di uaturale violento. avirhW detto). < rii«« l'imperatore e l'imperio non permetteranno nui si rlcgg* per coadiutore un ministro di Francia, quale asserisce ewscre il signor rat «liliale di Kiìrstenherg. I*ublira che derivarebbe da tale rlettior.« una fu erra generale». Me.