Disparate i-oudUioni titoli aMeiliati. 127 Perciò, vostra Signoria vede che non vi è più tempo «la perdere ».* Ix> stesso annunciava contemporaneamente il Kaplirs colla sua conclusione: « Il pericolo è più grande di quel che possa esser confidato allo scritto».* Ora venivano lanciati ogni notte dal campanile di S. Stefano razzi in segno ili pericolo estremo. Nella notte lai '2 al 3 settembre si dovette aitine abbandonare il rivellino del fastello inzuppato di sangue, «la rupe munita di tutte le arti magiche dei Cristiani », come lo chiamava Kara Must afa; il 1 set* tombre una mina enorme sul fianco del bastione del ('astello fece una breccia larga dieci metri. Si riuscì ancora, qui e al bastione del l/òwel, a »‘spingere gli ¡««salti furiosi dei Turchi. Ma alla lunga era impossibile tenere ancora la città. La metà della guarnigione •il un terzo dei cittadini armati erano caduti nella lotta accanita o avevano soggiaciuto alla dissenteria; munizioni e viveri si appros-' ima va no all'esaurimento.* Ku, finalmente, nella notte dal 10 all'l I -«•Membro, che cinque razzi si elevarono dalla cima del Kahlenltorg ad annunciare, che l'esercito di soccorso era vicinissimo. Il duca Carlo di Lorena, battute il 29 luglio ini il 7 agosto le truppe del Thòkòly, aveva risalito il Danubio per congiungersi « olle truppe di soccorso attesi* dall'impero e dalla Polonia. Queste, |H>rò, non procedevaro che lentamente. Giunsero da principio a metà agosto, a Krems, 11.non Itavan-xi sotto il comando supremo •lei barone von Degenfeld, mentre le truppe del gruppo francone e renano-superiore condotte dal principe di Walileck, 1 Sassoni «otto Giovanni Giorgio III e anche i Polacchi ai facevano ancora attendere. Il da«» era deciso, anche se questo aiuto non dovesse arrivare, a far da solo un tentativo per la liberazione di Vienna, * o perire ».* Tanto egli che l'imperatore cercarono con ogni mezzo di affrettare l’avanzata dei Polacchi.* Questi, in forza non «li IO.ihm» uomini, come era l'impegno del trattato, ma di soli 2B.000,* avevano passato solo il 22 agosto il contine della Slesia. Il Hohieski precorse le sue truppe e si incontro il .11 agosto ad • iherhollabrunn con Carlo di I/o rena. L’incontro dei due, che si erano già disputata .la corona di Polonia, fu penoso; ma riusci al •luca d'imporre al suo rivale di un tempo rispetto, anzi simpatia e d'indurlo ad approvare il suo piano di attacco dei Turchi al disopri* del Wiener Wald. Più difficile fu regolar* un'altra questione: l'ambizioso Sobieski, cioè, reclamò il comando supremo di tutto l'eser- • Vnli tri 24«. • Ymii tri 241. • fttll wfwuiT iMU ilianiIrtM ndi BoiUt III 747. • Vnli U bu«n 4*1 (iwnJ*> TmI» dal I? Kmt» t**3 in il. V. Rt*«u, »•« im 1MÌ. Vmuu liti. 4**9. » V*dé Taxi« SI; IH H*a*i Vili 219. • Ctr. I»c lUuct Vili 231.