Giacomo II richiama il Castlemaine. 371 i he tornarsene a casa, dopodiché anche il nunzio lascerebbe Londra. Ma anche questa minaccia rimase completamente priva di effetto. Se il re, così venne comunicato all'importuno il 26 aprile 1(587 per mezzo del segretario di stato, dovesse dichiarare la presenza dell’Adda come non più utile, l’Adda partirebbe, ma dichiarando prima, che il papa lo aveva inviato e nominato nunzio soltanto •¡il preghiera esplicita di Giacomo II.1 In un memoriale apposito vennero confutati gli argomenti addotti dal Castlemaine per provare, che il papa aveva accordato ad altri principi grazie, eh© nomava a Giacomo. Il Castlemaine, giudicava il cardinale segretario «li stato a proposito di questa infelice compilazione, manca di esperienza e di criterio,* ma non solo di essi. Il cardinale segretario di stato stabiliva espressamente, che il papa non aveva dato mai neppure un’« ombra «li speranza » al Castlemaine per il soddisfacimento della sua istanza riguardo a pailre Petre; ove il Castlemaine riferisse altrimenti, sarebbe una falsità.* Frattanto anche Giacomo li si era accorto di aver commesso un grande errore coll’invio di questo diplomatico. Richiamatolo, destinò un nuovo rappresentante nella persomi di Giovanni Lyt-cott, però come semplice agente.* Questi eblx» il compito di far le scuse per il memoriale del Castlemaine, ma al tempo stesso di ritornare alla carica per il conferimento «lei vescovato al Petre. Il papa dichiarò di voler dimenticare il memoriale; ma, in quanto al soddisfacimento dell’istanza rinnovata per il Petre, gli ostacoli rimanevano quelli «li primi»; mai era stata conferita su preghiera di principi una dignità eccl«»siastica ad un gesuita.* Sembrerebbe impossibile, ma gli atti mostrano, che il re, caparbio non meno che inconsiderato, nonostante tutto, prosegui nei suoi sforzi completamente privi di speranza a favore «lei Petre.* Nell’autunno 1687 gli venne addirittura in mente «li richieder© per il Petre non più un vescovato, ma il cappello cardinalizio.* Allorché fu negato anche questo, il re sarebbe arrivato a «lire, che si poteva essere un * • • 8. S** vuole che ella venendo il caao che il Re non montraawe di gradire la «ua rmidenza costi, ni dichiari prima che la IW Sua l'ha inviata, trattenuta e promoana al grado di Nuntio in entrato regno coll'unico motivo di compiacere al desiderio et all'ixtanxa di 8. M**, e poi ch'ella ai ritiri di cotwt» corte». Cifra del 26 aprile 1687. iri. » • Cifra al D'Adda del 28 giugno 1687. iri. » • Cifra al D'Adda del 7 giugno 1687, iri. * Cfr. Bp.rthiek II 352. * Vedi • lettera del Cibo all’Adda del 16 agoni« 1687. loc. cit. 20. ove pure è la * lettera di Giacomo II a Innocenzo XI (per il Petre) del 16 giugno 1687. Cfr. il Breve del 16 ago»to 1687 in llnuriiiEK II 359. * Vedi • Cifra al D'Adda del 6 dicembre 1687. loc. rit. Cfr. Ukktiiikr II 378. ' Cfr. • Cifra al D'Adda del 1° novembre 1687, loc. rit.