104 Innwrnio XI. ItlTft ltlMi». Capitolo IV. sperava tuttora in una resipiscenza francese, dove infatti difficilmente si doveva comprendere tutta la (pravità della situazione. Al secondo Breve non era stata data neppure risposta. Sembrava eoine se il re di Francia fosse persuaso fermamente del suo diritto e noti comprendesse, come il papa potesse prender posizione contro di lui, il re cristianissimo, in grazia di due vescovi giansenistici, fi si sforzava inoltre in Francia di tirar le eose in lungo per attendere la morte del vecchio vescovo di I’amiers.1 Il papa, invece, desiderava vivamente di veder chiarita la situazione, e allorché nessuna risposta venne tuttavia dalla Francia, il Breve del 25* dicembre 1879 fu spedito il 13 marzo 1(580.* fon lettere del 2»» marzo il pontellee comunicò l'invio al re del terzo Breve ai cardinali d'Kstrees, Bouillon, Botisi e Grimaldi.* Innocenzo spiegava in quote lettere di aver avvertito due volte il re, (pianto il suo procedere fosse pregiudizievole alla lilvertà ecclesiastica, come fosse contrario al diritto divino e all’umano e deviasse anche grandemente dalli» condotta dei suoi predecessori. Kcli lo aveva esortato vivamente due volte a ritirar»* i suoi decreti. Ijo addolorava il fatto di noti aver ancora ricevuto risposta, dopo mesi di attesa, al suo ultimo Breve, e che non si scorgesse alcun segno di miglioramento; al contrario, la faccenda diveniva ogni giorno peggiori*, e ciò a conoscenza e per volontà del re.4 Il Papa non riteneva di poter tollerare più a lungo una tale ingiustizia, per riguardo alla salvezza deira-niina del re. « Chi ascolta voi, ascolta me », aveva detto Cristo; e quindi egli pregava il re di non dare ulteriormente ascolto a gente, i cui consigli, considerati alla superficie, erano bellissimi, ma in realtà rovinavano le fondamenta dello stato francese.1 (¿nitidi il pa|ia accennava air«*»cmpio dei diversi re di Francia, che avevano difeso e non diminuito i diritti della Chiesa. Kirli sa tiene, prose* gniva, quanto il re fa per la religione coH'opprimere I"eresia in Francia; liadi, però. Luigi a non distruggere colla mano sini«lra quel che costruisce colla destra.* In Francia vi sono molti vescovi » Ivi Ilo. * Bumnia I S3S. * lx Irllrrr haiiiv* U data (tri SS febbraio 1479. Hi rt» aliata fù ral punì» di spedir«* Il Irti« a Laici XIV. liKRTillK.lt. lor. HI. * « |*w> rampino aflrTtni omnia drtrtton* in di«« loco nar. ... Untila lioni ranlfariam inveiti a unrnJao potealalr; nrqn* nus ria «a ani timide fa'ti, «ed palam «4 mana frjtia ♦. Ivi. * i So* poiiu», qui libi parroti*. et <|ui.lr«n amanltwtml loro «ama», aodire tri» tm ululaiu «uadmln. qoara ftlion dilfidmlwr. qui IrtlrM tanlam ««piani. «{UN)»!* nxmliu in »per«rat alili ha*. w«l r» rrta pmimM» mkIjIi bttoa ineni fondamenta. in rrrura «arrarum Ir»rmitu «4 in wriwm* aalbontale tanboM^a# latod» pwla. roarrilonl k Ivi. * * ( «Trii.luoi Umni dlllfmln nt, or quivi detterà. bor ni infraiU píela* loa aniilW-al. d«»truat «ini«!»». bar rat callida ri inMyoa cnoulu 4ms* tiam tenebra* Imrrn rt Infero teoebra* ». Ivi 33*.