Conversioni nelle classi più elevato in Germania. 349 Lo superiorità del cattolicismo erano osservate naturalmente ii prima linea dalle classi più elevate. Conversioni perciò seguita-\ ,110 ad avvenire principalmente in questi ambienti. Innocenzo XI i ostrò quanto gli stesse a cuore la conversione degli eretici con lo mìo cure per l’ospizio dei convertiti, che sotto di lui fu trasferito ii Borgo.1 Appena egli sapeva di qualche conversione più notevole, i) >n mancava di inviare lettere di congratulazione. Egli esortò la ii ichessa Dorotea di Holstein a fermezza,* espresse al conte Arni hi Moritz Wilhelm von Bentheim la speranza, che altri, specialmente i sudditi di lui, ne seguirebbero l’esempio, poiché egli considerava • naie prima cura del suo ufficio pastorale di ricondurre gli erranti il’ovile di Cristo.» Similmente si esprime il papa in una lettera ad ' n altro conte tedesco, sul cui territorio due comuni erano tornati > pontaneamente alla Chiesa cattolica.4 Con quale serietà religiosa Innocenzo giudicasse simili con-i'raioni, si vede bene dalla posizione assunta riguardo alla con-i rsione del Guelfo Ernesto Augusto, allora vescovo protestante «li Osnabrück. Questi fece correr voce a Roma nell’aprile 1678, per ìezzo del gesuita Pechenio, di esser pronto a ritornare alla Chiesa attolica con tutta la sua famiglia, purché gli fossero accordati rima per sé e per essa una serie di vantaggi materiali. La prospettiva di avere nella Germania settentrionale un secondo protettore ;>otente della Chiesa accanto al duca Filippo Guglielmo di Neuburg ra tanto più attraente, perché in tal modo si sarebbe creato un '■ontrappeso al potere in via di ascensione dell’elettore protestante Federico Guglielmo di Brandeburgo. Ma alla rettitudine d’inno-enzo XI ripugnava assolutamente, che «il santo negozio della conversione » fosse abbassato a un affare commerciale. Egli non ¡asciò nessun dubbio nella sua risposta di non volere nè poter impegnarsi in nulla di questo genere.» Ora Ernesto Augusto corcò senza esitazione di conseguire mediante trattative colle Potenze europee quel che voleva ottenere principalmente dal papa col hi sua conversione: il conferimento permanente del governo temporale dei vescovati di Osnabrück e di llildesbeim. Ma la cosa falli per l’abile controazione dei nunzi pontifici. Un nuovo tentativo d«I Guelfo di ottenere almeno dal papa la secolarizzazione di Osnabrück non ebbe esito migliore.* * Bolla del 22 aprile 1686. Unii. XIX 880. Cfr. • Avvito Marrteotti del 24 aprile 1685, Biblioteca Vittorio F. minuti« di Roma; Mokoxi L 16. * Vedi Bf.kthier I 212*. * Vedi iri II 419. * Vedi Ivi III 449. Cfr. »ri II 45 al barone Windùchgràtz, che trovò nel rito di ammimione, delle difficoltà, dalle quali Innocenio XI non credette opportuno dixpenaaze. * Vedi HlI-TERRANUT. Rtm mio un rrrka mdl m nqen 9 *., 13 ». * Vedi iri 16*., 26».