Innocenzo XI. 1676-1689. Capitolo VII. dal 1592 ebbe come Vicario apostolico la sopraintendenza dei min-Kionari in Olanda. In un viaggio a Roma nel 1»>02 egli fu consacrato vescovo titolare di Filippi;' fu necessario, cioè, avere un vescovo sul territorio olandese, perchè la consacrazione all’estero avrebbe resi sospetti i preti presso il governo.2 II Vosmeer non è mai stato arcivescovo di Utrecht; l’arciduca Alberto lo propose bensì come tale, Clemente Vili gli avrebbe permesso di assumere questo titolo,* i protestanti e più tardi i giansenisti lo considerarono come tale, ma il Vosmeer stesso dico, ch’egli non si chiamava arcivescovo di Utrecht.4 Anche i successori del Vosmeer furono semplici vicari apostolici, che esercitarono il loro potere solo in nome del papa e come suoi rappresentanti e portarono il titolo di vescovati di paesi già cattolici; così il Rovenio (1614—1651) fu dal 1620 arcivescovo di Filippi;* il De la Torre, prima coadiutore «lei Rovenio «lai 1640, quindi suo successore, si chiamò arcivescovo «li Efeso; Zaccaria Mez, coadiutore del De la Torre e morto come questi nel 1661, fu arcivescovo di Tralles, Baldovino Catz (+ 1663) arcivescovo di Filippi, Giovanni Neercassel (f 1686) vescovo «li C astoria. Le angust ie della missione olandese vennero per lungo tempo accresciute ancora dall’oppressione e la persecuzione da parte dei potentati protestanti. 1 due primi vicari apostolici, Vosmeer e Rovenio, dovettero andare ambedue in bando, i cattolici tuttora numferosi furono costantemente perseguitati.* La vittoria «lei calvinisti rigidi al sinodo «li Dordrecht «lei 1618 ebbe per «»ssi conseguenze tanto peggiori, in quanto, terminato l’armistizio ispano-olandese, vennero rinnovati «««1 inaspriti gli editti penali contro «li loro.7 Pure, se gli Stati generali già nel 1608 si abbandonavano alla speranza, che dopo una generazione la religione cattoli<*a sa- 1 Ivi 71. Cfr. la pn'watf opera, voi. XI 322. * Il cardinale Aldobratnlini aililuro questo motivo nell'istruzione per il nunzio »pagnuolo Caetani «lei 20 settembre 1592: cfr. Bulle!, de In Comm. Rogale tikul. (Arati. Rogale de Belgique) I.XXIII (l»l>4) 402. * Vedi Mnm I 70. 74. * < I.icet ab baerei ici» habear et «licar l'Itraiectensi*. non assumpsi titu-lum t'Itraicctcnsi*. wd urna sutn. ut sequitur: " Dei et apostolica«* Sedi» gratia l'hilippensi* nccnon ritrnieetensi* et Hollandiae ac unitarum et nuper reduetanim Transisulaniae provinciarum vicarili* apostolici!» " (in Mozzi I 76). I>a questo titolo si vede, come sorgesse l'equivoco, ch'egli ai sia chiamato arcivescovo di l’trecht. Nel 1624 il clero di l'trecht stesso dichiarava in un memoriale ai vescovi fiamminghi: * « ’um «»celcsiae provinciarum loederatarura «ni» ordinari!* careant. visura (uit supremo Pastori, loco co rum ìbidem consti-tucre vicarium apostolicum. <|iii cum potestate delegata inuma ordinariorui» illi* in pmvincii* obeat • (ivi 72). * Cfr. la presente opera, voi. XII 413, n. 2. * Mozzi I 76. 122. Cfr. la predente opera. v«>l. XI 319*».. XII 411 T Cfr. la presente opera, voi. XII 416.