Penetrazione del giansenismo nei Paesi Bassi.
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effettivamente.1 Al inaurino Gerberon, che dovette allontanarsi dalla Francia a causa del suo giansenismo, il Neercassel affidò uno <lei posti più importanti, la parrocchia ili Rotterdam.* Come ¡'Arnauld, così anche il giansenista profugo Quesnel esercitò una influenza notevole sul vicario apostolico. Ancor prima del suo ultimo viaggio di visita egli espresse all’autore dello Riflessioni morali il suo dispiacere * di non potere durante la sua assenza fargli onore come avrebbe desiderato, dandogli prove della sua affezione. I due capi giansenisti hanno parte a uno scritto del Neercassel, che dopo la sua morte fu proibito da Roma tino a correzione.4 Il Quesnel lo tradusse in francese, adoperando per verità la sut^ « retorica cristiana » per la quale intendeva Parte di velare in tal modo le idee effettive da sottrarle alla censura;* dalla penna dell’Arnauld provengono alcune appendici nel libro,* e in esso v’è qualche cosa scritta secondi» le istruzioni di lui.’
    1 • Scrip*it a«l me I). Vivier, *anctU*imum vinim I)om Amaldum, dum saevit tempesta*, »e in llollandia velie a vento celare. Pota* ei significare, quod ip*um tauiquain angeluin Dei [Uà!. 4, 14J excipiemu* • (Xeerca**el a l’iequeri in data 8 febbraio 1680, in Mozzi I 204). • Virum, quem oh fldei integritatem, ob doctrinae altitudinem. ob variani reconditamque eruditionem, et prae*ertim ob more* ab omni faxtu, ambition«- et cupiditat« alienissimo* «emper summa cum obuervantia colui, tandem ... in aedibu* mein accipcre merui. Omne«, qui mecuin »unt, « eiu* contubernio felice« cxistimant. . . . Ecclesiastici, qui mihi cohabitant, pendent ab ore eiu* etc. ». (al Bontchàteail in data 17 luglio 168«. in ArxaL’LI», Œurres IV 156). Altre espressioni del Xcercaiwel all'Arnauld: • Sapientiam habe« ut angelu* Dei [2° Keg. 14, 20) (in data 6 luglio 1681, ivi [71]); « Je me console en m'amurant que je «ui« in corde tuo ail convivendum et commoripiidum (2 Cor. 7, 3] > (in data 17 ago-*to 1684. ivi 448). Cfr. [DtJPACj 456: « SI. Arnauld y avoit iti reçu, en 1680, comme un ange de Dieu par M. de Xeerca**el. ... Il y avoit alor» pri» de 20 an* que ee prélat entretenoit déjà ave«- eet illu*tre perçut/- un intime com-meree de lettre*. C'étoit par non canal et par celui de M. l'abbé de l'ontcliA-teau que M. de Xeerra**el avoit contracté une union de* plu» cordiale« avec tout ce qu'on appelle Mc**ieur* de Port-Royal et avec le» plu* illustre* évêque«, qui leur étoient uni* ».
    •	Cil. FtlXIÂTRK, Gerberon liénédirtin Janséniste nella Iterue h ist. CXI.VI (1924) 0.
    •	Il 18 aprile 1686. in Mozzi I 204.
    •	Recscii II 535; IIirtkr IV* 414. Innocenzo X! avrebbe detto, che
il	libro (*ull'ammini*trazione del *acraniento della renitenza) era assai buono e l'autore un «auto |Abvaiu>. loc. cit. II 661; Du Vaucel a Xeerca**el il 16 marzo 1686. in .Irta et decreta teenndae s t/nodi firor. l'Umiertensis 466, ove «ono reinst rati elogi del libro del cardinale Grimaldi, di Canoni etc.; \VKXZKl.Bi H<iKK nella //ist. Xeitsckr. XXXIV (1875) 257). Ma Innocenzo XI non lanciò cir-colare liberamente lo «ritto, e perciò il Mozzi (I 193) dubita, certo a ragione. dcU'autenticità del detto.
    •	V/uesnel a Xe«*rca**el il 1° gennaio I6H4. in A. I.P- Ror, C» Janséniste cm exil: Corresp. de Vasqnicr (/nesneì |. l’arici ISKHI. 34. Cfr. ALLA RI» in Studien L1X (1902) 214*.«.
•	Xeercassel ad Amanld l'S gennaio 1683, in ArxaCU», (Ktrres II 184.
' Mozzi I 192. Qualcosa altre«! • ad Wallon» («* Du Vaucel] «ugge.
»tionem > i.Vrnaili», loc. cit 179).