Documenti inediti c comunicazioni «l'archivi. N. 3, a. 1655. 615 Fatto l’elenco di tutto il materiale della biblioteca Chigi e anche di quello dell’ArcMvio Segreto Pontificio, il prof. dott. Kybal, api*là-candosi al lavoro con grandissimo zelo, cominciò a fare copiare tutti i documenti di qualche importanza, a spese del ministero della pubblica istruzione austriaco. E si andò avanti così rapidamente che il Dengel nel suo libro: «L’istituto storico austriaco a Iioma 1901-1913 » (Vienna 1914) potè esternare la speranza che se ne comincercblie prossimamente la pubblicazione. Ma intravvenne la guerra mondiale. Spero sempre che, migliorando i tempi, si troverà il modo di proseguire la pubblicazione iniziata con tanta fatica dal Prof. Kybal. Appunto per questo io mTastenm dalla pubblicntione di rapporti isolati. 3. Paolo Casati 8. J. su la conversione della regina di Svezia Cristina.1 19 noveratili- 10.V., Al M. R. P. ni Christo P. Fnui«® Itonelli della Compagnia di Uiesù. Non passo lasciare di sodisfare alla giusta curiosità di V. it. che ha desiderato dS sajwre in ristretto e brevemente, con qual progresso sia andata la ircsolutione della Ser“ Regina di Svetta di lanciare il regno e farsi cattolica. Ecco dunque brevemente il fatto. Cominciò la liegina internamente a dubitare di molte cose della setta Luterana, « tanto più, quanto meno le vedevm spiegate dalli suoi Pastori (che coai chiamano colà li predicanti e ministri), onde con maggior attentione e diligenza studiando ne* libri di quella setta, tanto più si confermò ne’ suoi dubii, e perniò con sollecitudine e straordinaria agitatione di mente si diede ad informarsi di quante sette sono inai state, e per trovar se in alcuna potesse acquietarsi, et in questo occupò lo «patio di cinque tumi continui non mancando di conferire con jsrt dotti homini, che colà capitassero, anche da lei chiamati; ma non ritrovando sodi-sfattione in alcuna, si risolse di seguire quolla. in cui era allevata, stimando che dal canto suo bastasse noU’opre seguire In tutto il dettame della ragione, nè far cosa, di cui potesse giamai arrossirsi; parrele di haver trovato quiete, e cosi stette due anni in circa ; ma il Signore Iddio, che vedeva la sita buona volontà, volle illuminarla n^D'lntelletto con (incitar di nuovo la sollecitudine per trovar la vera fede. Stava in questa anzieta. quando giunse a Storkolm un "a mi« sciatori- di Portogallo, che seco condii!*-va due Padri della Cootp. di Ow>4, uno «le’ quali era il P. Antonio Macedo, che «irviva d'interprete all'amba sriatore con sua Mu: quesfoccasione di trattare col Padre fece che ha ltegina lo scoprisse per huomo prudente e fidato: onde amicurandosi «Iella di lui secretezau ne spera mio d'haver mai piò simile orrasione, s'indusse a persuaderlo di partir nascostamente, ut all’improvfao alla volta di ¡toma, consegnandoli sue ledei* indirizza!*- al P. Frane. Pierolomlni i Cfr. Parte I di questo voL p M3«. EaUitd io Rasur III 01«.. 1*3• g», Su Casati v. Aacacraot/rz 1 4T1 ; fk>wwcarooia. II 790 s. IX 2».