un liimx-enzo XI. 1675 1680. Capitolo II. giacchi* tutti gii «forzi, tutte le arti della persuasione e tutta la diplomazia non avrebbero potuto realizzarla. Questa persuasione imporsi a lui, quando considera la povertà della Polonia e la discordia, il furore e l'odio, esercitatisi in seguito all'afTare delle lettere fm i membri della Dieta.1 Il marchese di Vitry dovette lasciare Varsavia e si recò a Berlino. Egli, scrisse a Parigi, aveva tentato di tutto, corrispondentemunte alle istruzioni del suo re, |mt preparare ditlicoltà alla Dieta e farla fallire. Kgli aveva sperato di trovare per 1000 ducati uno, che ne proc unisse il dissolvimento; ma per quanto dammi avesse offerto, non si era travato nessuno per ciò. II nunzio pontificio era stato uno dei suoi più fieri avversari ed era riuscito a pacificare il Gran Maresciallo di Lituania col re.* All'ultimo il Vitry aveva impiegato per la corruzione addirittura il suo servizio da tavola in argento.* Ma stavolta egli era stato battuto dalla parte avversa anche su questo terreno. Per guadagnare voti i Francesi spesero soltanto *■0.000 fiorini, gl'im|icrìali invece 06.000. Il Pallavicini aveva incoraggiato il Waldstein e lo Zierowski all’impiego di moneta sonante e vi aveva contribuito con i danari papali almeno per 11.700 fiorini. I*o .lablonowski, Gerolamo Liilxnnirski. entrato nel frattempo ai servizi imperiali,4 e i Sapieha «li Lituauia videro ('«tccasionc e si fecero pagare da ambedue le parti, da Fraintesi e «la Imperiali.* 11 23 aprile giunse a Vienna la notizia della conclusione della lega. « La giuiu generale è indescrivibile • annunciò il Buon visi a Boma. con gran lode per il nunzio di Varsavia. KgU spedi subito tiu corriere a Venezia. |>er «lar notizia al papa il più presto possibile «lei felice avvenimento.* Innocenzo XI aveva accompagnato le trattative di Varsavia colle sue preghiere. Durante la Quarcsimu egli audo più volte dal Quirinale a S. Pietro alle stazioni. Per 1 venerili di marzo egli indisse indulgenze e giubilei generali per ottenere la concordia tra i principi cristiani. Fu pre- * Palla» irmi a l'ibo il |* apri Ir l«i*3. .Irto /’•!. VI *7a..B«U**l fll 600«. '•ulla d amato drl ir di Polonia r lirl nunXK> rfr Tum II 180 r Tu»«**. Hmnanb ¡45 ». Salir ronduooni ituuiiunr MI» l’okmi» rii. i parlirtdan mollo intrrraaanli «tri fallar inni in Bmiil III lì# 3IM una l«w apprna «rn«th«tr »all'aiooul dairlibr 20 milioni di ftorini *) iti » 1 Krlaaioni drl 17 r 33 apri Ir IIU3. in tifai* ISO. * KlutT ITI. «mando la rrlauunr drl I'mUiìm drl I* maorio IMI. * Iti. I imprralotr l-ropoldo al conir S b»lf*«l»rtt. in data 14 lrl»bra*o 1**3. Ir*. #w. VI 40 43 * Turni* SO. «mando I muvnti drllo Zwp>«di ixr*ti Jrim W VI lai nnmrrt mali dal TWl» i da aKJCKUifrrr aurora il Ni. IS>. nilimir drl Palla-«■»rini drl lo Irblmio I4MI : * * i ra IMI r Xr. U in .Ida W. VI; Rrumcm 30*. a. I. * , * Ulln» al l'uba drl 34 apnlr |U). in 1Ioja*I Ili iti; Irti»«» drl II non-«*» al Sokwlii in T***ra II 33 a