23H Innocenzo XI. 1670-1089. Capitolo V. papa non accettò neppure di entrare a discorrerne.1 Così ogni tentativo di mediazione dovette fallir«.* Ma Innocenzo sperava tuttora nel re, che doveva comprendere la giustizia della richiesi* papale.1 A Parigi frattanto si «rii riconosciuto, che la candidature D’Estrtos era priva di speranza. Lo ut«,sso cardinali* aveva consigliato di hweiar vacante l'ambasciata. In tal caao «gli avreblic ili fatto, sebbene senza titolo, ricoperto il posto, e cosi sarebbe stata girata la quostione del quartiere.4 Ma il governo frances« non ;w* colse questa idea e nominò nuovo ambasciatore il marche*« ile Lavardin; la nomina fu conosciuta il 31 marzo 1B87.* Il papa non ebbe nulla da obbiettare contro 1» personalità del Lavardin; ma fece sapere al governo francese, che anche il Lavanlm sareiil»e stato ricevuto alla cort« pontificia solo dopo rinuncia J 1 • Al nuniio in data 22 mano I0S7, ivi. * Il l»iorio »cguitò ad agirt- |mt un compromnuto. Il lo mano IftftT cch pvopoae al cardinale Hpinula d'inviar*« a Parigi un invialo pontificio «tra»? dinari«, eh«, comunicarne l'accettariono del I)'K»trée» come inviato. Il Giono garantiva in queato rami una aoloaione favorevole della quntion« del quartinr. perrb* il » desiderava di arpre un rappreacntante in Roma. Il (¡iorio ni vanta di conuaeere anche I dispacci H«n>ti al nunaio di Parigi, ed a**irura, che tutta Italia deaidera una Militatone parifica. Kgli capone. rhr V«-licita ha dal» i«t('; »ioni in queato wn» ai »uoi inviati di Koma e di Panici (* Ragguaglio I. 57* •» . loc. rii.). Viiehr il progetto «ottopoato dal Cardinal« von Fùrateuberg al nuniio dì Parigi fu reapinto dal papa. Vi ni proponeva la nppnwonr del quartiere in cambio della nomina a cardinale delTarrivearovo di lteauvai* t* al nunaio in data 29 mano I6K7, .Vaacuii, di f'mmrut. loe. eit.). ync-( » nomina cardinaliaia era un particolare deaiderio di I.uigi XIV; cir. Rtmr< di* / »ttntrltomt, Romt I 330 ». * • t St. 8“ va «iterando che ... la M“ del Re aia per dar lwr> all» ragione nè Habbia da Inwlir piti in una roaa contraria a ogni legge hum*»> e divina e che non »i pratica nò ni pretende meno tra ideili e tra le altre nattoni più barbare ». Al nututo in data 29 mano liW7. V».ial A fnao». loe. eit. * N‘tm» Il 5. * Ivi. In qneato giorno venne pubblicata la nomina, mentre la dentina «ione del luivardln «eeondo il * (¡iorto ((. «I») era alata derma già U Si »»'»•' IMI. Henri de ilcanmanotr. Marqut* de lavardin. era nolo in Prancia per I» •ne cattive maniere net rapporti aociall. Saint Simon lo chiama < «a grò* b«»t»<-cvtrrmemrnl laid. de beanronp deaprit et fori oro*, et d aae mnltorn con dalle i. e Madame de !*cvtgn* ne diceva nel 1*71 * C»1 le Moia» Urbe et le moni.« rontUNUt qae j aie januK vu ». t'ir. Xivm» Il ». La l'nncu m* puaae«|eva un palàaao d'amhaaciala proprio a Roma. ", pimnlò altura atta «renatone favorevole per racqualo di an immobile. Il cardinale |i trtn« •pingeva alla compera, ne) nuovo »ilo ai potrebbe poi lare a Meo» del qnartjrC» mu» aver l'aria di cedere al papa «U cardinale D K*treea al re m data I* M gin 16*7. Ine. eri..». Luigi XIV rifiutò l'acquatto, perette non rideva dare al papa queela «•addtalanoite l22 maggio 1(1*7>. dr. N»vm»i 11 » Sai confitti« col laiaidm »ano taluni * «ertiti nella Htui>. M4Ì. Biblioteca Va* Ileana.